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+ Anime e Anime !
Roma, 16 marzo 1914
Caro don Mario,
Vi ringrazio della vostra lettera con le notizie delle orfane del S. Padre.
Mi avreste fatto molto più piacere, se mi aveste scritto prima, ma pazienza!
Prendiamo l’aiuto e la Provvidenza quando Iddio la manda.
Circa la palestra, io ebbi da un personaggio qui incoraggiamento a rivolgermi a lui
per farla dare a noi.
Ma esitai per più motivi, e anche perché non si avesse a dire che io ho fatto morire la
palestra
col non cedere il Padiglione del pensionato, per poi prendere
prendermi loro anche
la loro palestra. E a Messina penso che sarebbero giunti anche a dire questo.
E anche perché, francamente, la piccola e povera Congregazione non può più
spendere danaro per Messina pel pensionato. Voi, del resto, sapete bene che non avete,
neanche a rate potuto restituire il danaro, che in momenti critici vi abbiamo dato,
lasciando in gravissimi pasticci il noviziato nostro e altre nostre case povere assai.
Quindi, che volete dalla Congregazione?
Ora
mi scrivete quasi per lagnarvi. Ma perché in due e
più mesi, dacché non ci
vediamo, non avete mai trovato un minuto per darmi relazione dell’andamento
del pensionato e del desiderio dei vostri giovani del quale desiderio solo ora mi parlate ?
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