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[Via Aerea per l’Uruguay]


[Molto Rev.do

Padre Migliore Parroco

Iglesia San Carlos Calle Huidobro, 1356

Montevideo


 +         Anime e Anime !

          Tortona, 12 aprile 1938


 Caro don Migliore,


 Indirizzo a te, ma intendo scrivere a tutti e a ciascuno dei nostri sacerdoti che sono

all’Uruguay. Vi mando la santa benedizione di buona Pasqua! Tu vorrai passarla agli altri

cari nostri. Nessuno in queste dolci solennità vi è più spiritualmente vicino di Don Orione:

prego per voi, e voi ricevete con i miei gli augurî più fervidi e cordiali di don Sterpi

e di tutti questi nostri e le loro preghiere e voti fraterni. Dateci vostre notizie.

 Vi annuncio che l’11 maggio partono da Napoli con «l’Oceania» tre sacerdoti e un

gruppo di chierici: - alcuni si fermano in Brasile, altri proseguono per l’Argentina.

 Il don Cesare Corazza, che ha dato la laurea alla Gregoriana in teologia lo mando a

Victoria per la scuola ai chierici: vengono alcuni chierici e li mando anche per preparare

il personale insegnante per S. Carlos e pel Patronato.

 Intendetevi con P. Dutto e don Zanocchi e vedete di pagare il viaggio, in 3a Classe,

almeno per quattro; questi dovrebbero; essere poi per l’Uruguay, o altri, che i quali già

sono in Argentina, e che verrebbero sostituiti da questi che ora mando. Ho pensato che solo

così ci potremo mettere un po’ a posto.

 Io verrò presto col Visitatore, ma vi avvertirò prima. - Bisogna poi sostenere e aiutare

subito in tutti i modi, P. Montagna: che lassù abbiano da vivere e da mettere a posto un

po’ di bene la Colonia; so, da più parti, che non è a posto, malgrado il lavoro indefesso

e la vera vita sacrificata di Montagna, degli eremiti e di quei giovani che sono con essi.

 Ti autorizzo e autorizzo don Rebora non solo, ma vi prego di passare

a don Montagna il danaro che gli occorre: tutti sappiamo che egli è buon amministratore,

anzi è fin tirchio!

 Saluto, conforto e benedico te e tutti della più grande paterna benedizione.

 Tuo in G. Cr. e Maria SS.


           Don Orione


 P. S. Ti prego di fare miei santi agurî a tutte le autorità nostre

  e alle persone amiche e benevoli.

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