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          [Roma] 16 luglio [191]9

 +         Mad. del Carmine mattino


 Caro don Perduca,


 Ricevuta jeri vostra dell’11.

 Fra qualche ora parto per la Calabria, - stavolta necessariamente sarò breve

 1/ Va bene che venga don Sterpi.

 2/ Va benissimo veniate agli esercizî spir. Deo gratias.

 3/ Sono contento della mamma di Ontano, - le direte che ho pregato per lei

sulla tomba di S. Luigi, ricordando il suo Luigi.

 4/ Non m’è possibile fare la vestizione il 15 agosto alle suore di Tortona:

dovrò quel giorno farla a Bra, ai chierici. Chissà cosa hanno capito le suore.

Che sentendo parlare di vestizione abbiano subito pensato che fosse la loro?

 5/ Dite che facciano nutrire di più M. Speranza, e più riposo.

 6/ Cambiando M. Speranza, come potrei cambiare anche M. Fede?

Il massimo è poterne levare una: fare libro nuovo non si potrebbe, senza scapito dell’asilo,

e anche non farebbe buona impressione. Che ne dite?

 7/ Non posso fissare quando sarà la vestizione della Tarcisia.

 8/ Anche la Maria Vittoria si sostenga di più: sono pronto a mandare

qualche centinajo di lire perché si nutriscano.

 9/ La Casa l’avrei messa in testa alla Superiora, ma ad essa ho già intestato

un terreno qui che costa più di 300 mila lire: è vero che ora ne pagai solo 100 mila

(121.000) ma entro un anno e mezzo devo pagare le altre 200.000.

E su detto terreno ci fabbricheremo almeno per 600.000 il minimum.

 Ora saprete che vogliono mettere maggiori tasse in proporzione del reddito.

imponibi Non mi conviene aggravare di più, cioè intestare di più alla Superiora,

anche per un’eventuale tassa di successione: che sarà poi sempre la più alta,

dovendo poi essa lasciare a persone non parenti.

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 10/ Avrei voluto poi intestare a Maria Vittoria, ma oltreché essa è già la erede

della Superiora, a Maria Vittoria intesterò forse uno stabile più consistente,

perché essa potrà provare in caso di leggi contrarie di avere avuto dalla famiglia

mezzi da acquistare.

 Contardi invece non ha ancora nulla in testa sua: pagherebbe meno di tasse,

ed è di famiglia che può sempre dimostrare di avere potuto disporre di 10 o 12 mila lire -

 Avete capito?

 Intestare ad altre suore, non saprei se convenga: sono tutte povere figliuole.

 Però se Maria Vittoria vi avesse detto (e ciò in confidenza vi dico,

poiché capisco bene che la Benefattrice è lei) con qualche insistenza

di metterlo in testa a qualche suora, o anche avesse designata la Superiora,

- desidero che lo facciate, - ora che ho esposto le mie difficoltà.

E si potrebbe mettere anche in testa sua; agendo con molta delicatezza,

onde non capisca che io ho capito tutto.

 11/ Saluto voi, conforto e benedico le suore in Gesù Cristo e nella Madonna SS.

 E sono il grande pitocco della Divina Provvidenza

¨