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[Espresso]


[Al Rev.mo Signore

Sig.r Can. Don Perduca

Casa Divina Provvidenza Tortona (prov. Alessandria)]


 +         Anime e Anime !

          Roma, il 16 dic. [19]19

          Via Alba, 5 Quartiere Appio


 Caro e carissimo don Perduca,


 Non vi so dire quanto mi abbia addolorato la vostra uscita

dalla Casa della Divina Provvidenza, dove mi pareva che proprio vi avesse portato

la mano del Signore.

 Voi sapete che io stesso non vi avevo mai detto di venire, non perché

non lo desiderassi, ma non lo osavo, e pensavo anche che altri vi si sarebbe opposto

o palesemente o per vie traverse. E così è avvenuto.

 Dal letto, ai primi sentori che volevano levarvi, ho scritto a Mg.r Vescovo,

chiedendogli questa carità: che vi lasciasse abitare da noi, e che avreste

ugualmente servita la Diocesi.

 Mi rispose queste parole, in una sua venerata lettera: « - può essere sicuro,

sicurissimo che il Vescovo, dal canto suo, è ben contento che don Perduca

sia diventato suo ospite, né avrà mai da lui osservazioni se vorrà e saprà farsi di lei

cooperatore in tante iniziative di bene».

 Io, dopo queste espressioni, me ne stavo tranquillo. Invece Iddio ha disposto che voi,

ancora per qualche tempo, abiate abbiate a stare fuori della Casa,

dove Iddio vi aveva condotto, naturalmente. Sit Nomen Domini benedictum! Ma verrete!

 Grazie intanto delle vostre preghiere per la mia salute.

 Domenica ho detto I Messa: jeri non celebrai, ma stamattina sì.

 Dio mio; che pena è non dire la Messa!

 Ho dovuto scrivere che Maria Vittoria si curasse, perché mi dissero

che era tocca ad un polmone; ora, era necessario pure un provvedimento,

per non arrivare tardi.

 Non so se sia a Genova, o dove sia. Nessuno mi scrisse più nulla. Datemi voi notizie.

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 Quanto ad affittare una Casa vicina, per le ragazze del laboratorio

che volessero dormire e mangiare là, voi, che conoscete bene i miei gusti, potete ben capire

che io ne sono contentissimo, come sono contentissimo che una suora, in caso,

vada a dormire con loro, etc, etc, e sia una delle più adatte e più serie e di spirito.

 Sono anche contento che don Fiori venga con voi a S. Sebastiano,

ma non stia via troppi giorni, e intendetevi con don Zanocchi per questo.

 Dove dormite voi due?

 Don Risi andrà domani alla Congregazione dei Sacramenti

per firmare l’altra domanda.

 Quanto a quella persona che è uscita in quelle espressioni, ormai si rivela

ciò che c’è nel cuore. Preghiamo e facciamo del bene, e avanti.

 Salutatemi tutti.

 Vostro aff.mo in G. Cr. e Maria SS.


      Sac. Orione  della Div. Provv.za


 Sono contento di scrivervi che è il I giorno della Novena di Natale.

Vi invito a fare Natale con noi. Sono felice che la Messa a S. Sebastiano

ci sia tutte le settimane. Deo gratias et Mariae!

 Coraggio, caro mio don Perduca, diamoci davvero tutti al Signore.

 Anche non essendo più da noi, andate però sempre in Casa

e cercate di vivere coi figli della Div. Provvidenza più che potete.

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