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          Roma, X luglio 1923

          pomeriggio

          Anime e Anime !


 Mio caro canonico don Perduca e fratello in Gesù Cristo,


 Pax et bonum!

 I Ho ricevuto le vostre due lettere e vi chiedo scusa di non aver subito risposto

alla prima.

 II Alle undici di stamattina ebbi una lunga udienza privata dal S. Padre

che fu molto consolante, onde ne ho l’anima ancora tutta imbalsamata.

A voi e a tutti i nostri delle Case di Tortona mando la benedizione del Papa, perché,

come a me e così a voi e ai nostri sia di conforto ad amare e servire con fedeltà

il Signore. Ne ho telegrafato anche a Mg.r Vescovo nostro.

 III Vogliate voi ringraziarmelo della Ordinazione che egli terrà il 29 corr.,

pei nostri chierici, - io gli ho pure scritto qualche giorno fa, ma me ne dimenticai.

 Gradirei venissero ordinati al Diaconato: don Pudortì e don Remo, e al Suddiaconato:

Piccardo e Di Salvatore. Voi favorite disporre le carte di questi quattro, subito,

- per gli altri, non dovendo essi partire per l’America, c’è tempo.

 IV Non ho difficoltà veruna che Emanuele vada dai signori Carbone,

- piuttosto vogliate raccomandargli a) - di vivere da giovane morale e cristiano;

b) - di non toccare ciò che non gli spetta e di essere fedele ai suoi nuovi padroni;

c) - di guardarsi dai compagni cattivi e dal peccato; d) - di frequentare i Sacramenti

ed essere divoto di Maria SS.; e) - di non rispondere; f) - di lavorare volentieri

e far bene ogni suo dovere; g) - di non sciupare il danaro.

 V Per quella suor Eleonora che è malata e bisognosa di bagni,

ho già risposto direttamente alla Superiora. Per me, la mandi ove meglio si può,

che sono ben contento.

 VI Conforto e benedico in Gesù Cristo e Maria SS.

 Vostro in Xsto


       Sac. Orione Luigi  della Divina Provvidenza

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