V031T070 V031P090



 +         Anime e Anime !

          Roma, mercoledì 11 / 1 [1]925


 Caro don Perduca,


 La grazia di n. Signore sia con noi sempre!

 I Ricevo la v/ del dì 8 corr.

 II Mi dite che sono cominciate le 40 ore in Duomo.

Vi prego di andare subito da don Francesco, il Predicatore; egli si era gentilmente offerto

di tenere una Conferenza all’Università Popolare su Napoleone. Pregatelo per me,

e vedete di combinarla per sabato sera.

 Mg.r Vescovo lo sa, me ne parlò lui. -

 Fate ancora a tempo per la pubblicità sul«Popolo», per gli affissi murali e inviti;

questi devono essere inviati ai soci e sparsi a larga mano.

Mi fate subito sapere qualche cosa.

 III Domani sera vado a S. Severino, dove mi fermerò venerdì.

Sabato mattino sarò a Roma di nuovo.

 IV Oggi non sto tanto bene, e sto in casa. Nulla di grave, ma un forte mal di denti,

perché jeri fui a pranzo fuori e anche due giorni fa, e, per non fare il singolare,

ho preso ciò che m’han posto innanzi: un po’ di carne, e ho bevuto, sì e no,

due bicchieri di vino. Bisogna proprio che mi astenga e dal vino e dalla carne,

assolutamente.

 V Ho veduto il nuovo settimanale fascista.

 Ho ricevuto ogni lettera cui accennate. -

 Vi saluto fraternamente in n. Signore e nella Santa Madonna.

 Ossequiatemi Sua Eccell. Mg.r Vescovo e i due don Francesco.

 Pregate per me sempre.

 Qui abbiamo don Serra malato, non grave; ma ha i suoi anni, e dà da fare a tre.

Che il Signore dia a noi e a Lui quella pazienza di cui è scritto:

«in patientia vestra possidebitis animas vestras».

 Vostro aff.mo in G. Cr.


       Sac. Orione  d. Div. Provv.za


 P. S.  Favorite dire a don Garaventa che, andando a S. Severino,

disporrò nel senso da lui e dal tenente Cipriani desiderato.

¨