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[Espresso - Linea Pisa-Genova]


[Al Rev.mo Signore

Signor Canonico Don Arturo Perduca

al Seminario Vescovile

(prov. Alessandria) Tortona]


         [Roma, li] 24 giugno [192]5

 +        Anime e Anime !


 Caro don Perduca,


 La grazia di n. Signore sia sempre con noi!

 Vi ringrazio di ogni comunicazione e di quanto avete fatto per Gazzetti.-

Spero che possa prendere la Tonsura, ed essere consolato pure lui. -

 Oggi ho ricambiato augurî a don Botti. - Ho risposto alla Castiglioni.-

 Quanto a Curetti gli parlerò quando sia a casa, poiché gli scritti se li fa leggere -

 Avevate un bello aspettare don Saroli: egli se n’è andato a consumare le sue trame

a Reggio Calabria, nascostamente. Se fosse tornato, non dategli più incarichi,

ché non merita nessuna fiducia.

 Quanto a Mainetti lasciate che vada in quel Seminario o Congregazione che crede:

non dategli più danari: toglietegli pure ogni speranza di poter essere riammesso

in Congregazione nostra.

 Ho scritto alla Valdettaro che mandi (se crede) Maria Vittoria a Magreta

con due suore vestite, subito, poiché già ci sono bambini e si deve inaugurare la Casa

per S. Pietro. Se no ci vada lei la Valdettaro o Assunta. - Ho imposto il silenzio,

cioè che a S. Sebastiano non si fiati. - Vedremo se stavolta lo faranno, e che faranno.

 Ho pregato che si vada là con umiltà e non con padronanza. -

 Insistete anche voi su questo. -

 Parto stasera o domani per Magreta (Modena) e poi vengo a Tortona

per essere qui per S. Pietro. -

 Quanto a volerci togliere le suore dal Cottolengo e don Bariani dal Cottolengo

sono fandonie di qualche nostra suora (sarà suor Maria Vittoria o suor Teresina

di S. Sebastiano) che tentano metter male nell’animo della troppo credula Superiora.

 Non mi pare avere altro. -

 Conforto e benedico in G. Cr. e Maria SS.

 Vostro aff.mo


         Sac. Orione  d. D. P.

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