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[Espresso]
[Al M. Rev.do Sign. Canonico
Don Arturo Perduca
Casa Divina Provvidenza Tortona]
[Venezia, li] 19 sett.bre [192]5
+ Anime e Anime !
Caro don Perduca,
Pax et bonum!
I Ricevo la vostra del 18, con le lettere inviatemi qui.
Don
Sterpi si è fatto visitare jeri, e
martedì mercoledì vi
sarà la radioscopia.
Per ora il male continua come prima e più di prima; in certe ore del giorno,
almeno due volte ogni giorno, e delle volte fin prima di Messa; - sviene.
Il medico, per ora, esclude che sia un tumore. -
Egli è in piedi e senza febbre, come già don Chiodi. - Però anche in faccia
si conosce che non istà proprio bene. -
Qui ho tutto disposto, e non so se mi potrò fermare sino a mercoledì,
- potrò ritornare. - Finché non avverto, mandate qui ogni notizia urgente.
La corrispondenza meglio da lunedì trattenerla. Tutto aprire.
II Nulla date a Villa Virgilio, e non resti in casa. Ma fate quel che vi prego.
III Se avete del danaro disponibile pel Dante, pagate i debiti che già c’erano,
e quelli che ora si stanno facendo con i lavori in corso.
Di più, (come tante volte ho detto), vogliate togliere quella brutta impressione
che fa lo sfondo della veduta di chi entra in cortile, - non facendo abbattere quel porticato
per lo lungo, ma facendolo murare, lasciandovi una finestra, quel tratto che si vede
da chi entra, e che dà subito una idea come di uno stallazzo laggiù.
Quanto
poi ai canali, ag
fateli aggiustare, ma non vogliate togliere nulla
di quella bellezza autentica che è propria della facciata interna del Dante.
Già
si sono tolte quelle due camere
stanze a volta per fare il refettorio,
mentre forse una sola di quelle stanze mi pare che potesse bastare per il Refettorio,
almeno fino ad oggi. -
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Vi prego, invece, di preoccuparvi della pulizia del Dante e della propaganda,
che mi pare poca o nulla.
Don Sterpi vi saluta e conforta tutti.
Vostro aff.mo in G. Cr. e Maria SS.
Sac. Orione d. D. Provv.za
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