V031T095 V031P122
+ Anime e Anime !
Roma, il 9 marzo 1927
Caro don Perduca,
La grazia e la pace di n. Signore siano con voi!
Ho ricevuto la Vostra del 7 corr. Rispondo brevemente:
I/ Se anche la Giulia si fosse acquietata, essendomi convinto
che è in istato di esaltazione e non padrona di sé, - desidero in Domino
che sia inviata tosto in famiglia. Poi pregherò, e le farò tutto quel bene che si potrà
appunto per quella carità del Signore che essa dice che non abbiamo.
II/ Non intendo di fare male a nessuna, ma non devo permettere che si faccia
da qualcuna del male alla comunità, - quindi qualora ci fosse chi lavora sotto mano
nascostamente a disseminare malumore, - desidero che con carità sia dimessa, - con carità,
ma anche a tempo, cioè non aspettando che il morbo si allarghi.
III/ Guai se non si sta attenti da chi si crede santa e lavora subdolamente,
pretendendo di avere delle missioni divine da compiere. Lo spirito del Signore
non è mai né superbo, né indocile.
IV/ Se ci saranno defezioni, - lasciate che avvengano, saranno da compiangersi
perché si lasciano travolgere dal loro amor proprio e finiranno male, poverette!
V/ Pei fratelli Zucchegna, vi scriverò se dovrete mandarli.
VI/ Non ho l’indirizzo dei parenti di suor Maria Giovanna: mandatemelo.
VII/ Mi parrebbe conveniente che don Curetti aspettasse in aprile o maggio
ad andare a Torino per farsi visitare e, occorrendo, tentare l’operazione. -
Egli sa che don Tricerri andò, fece spese e lo rimandarono consigliandogli
di aspettare la buona stagione. -
VIII/ Don Adaglio va bene nella sua cura. - Assicuratene la sorella
maestra al Villino Gracis.
IX/ Vi ho telegrafato di sostituire con don Pagella la Giulia;
non ne avevo scritto prima, perché era cosa evidente. -
X/ Il Cardinale Perosi jeri fu nuovamente operato, e gli tolsero circa un litro di pus:
tutto andò bene, e dovrebbe guarire, se non avvengono altri ascessi e fatti nuovi.
V031P123
XI/ Sono molto impensierito dall’aver sentito che don Sterpi non sta bene,
che Domenica e lunedì stette a letto senza celebrare. Ho telegrafato oggi,
chiedendo notizie a don Pensa, che me ne scrisse.
XII/ Io fui a letto il dì di Carnevale, ma ora sto bene; ho ancora molte chiazze
sul corpo e qualche dolore alle spalle. -
XIII/ Desidero dare ancora L. 30.000 per finire il pagamento della Casa
a Via 7 Sale, (ne abbiamo già date 80.000)- e jeri ebbi di Provvidenza (cioè donate)
L. 32.000 Deo gratias! Così ora si potrà fare l’atto, e la Casa è della Div. Provvidenza.
Pregate per me e per tutti sempre!
Gesù n. Signore e la Madonna vi consolino e vi benedicano sempre!
Vostro in Domino
Sac. Luigi Orione d. D. Provv.za
¨