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+ Anime e Anime !
Bs. Aires, 9 nov.bre 1935
Pequeño Cottolengo argentino
Calle Carlos Pellegrini 1441
Caro Canonico don Perduca,
la grazia del Signore sia sempre con noi! -
Il 7 corr. ho ricevuto la gradita vostra del 31 ottobre, e ve ne ringrazio.
Tante volte avevo pensato scrivervi, ma pensavo anche che scrivere a don Sterpi
era come scrivere a voi, e che vi avrebbe fatto sapere tutto; - tuttavia vi chiedo scusa
di non avervi scritto direttamente. - In verità ora ho un po’ meno tempo di quando
non c’era ancora il Cottolengo; ma scriverò di più.
Pensate come sono contento della buona salute di don Sterpi!
E quanto ne ringrazio il Signore!
Deo gratias, che anche la questione di San Michele sia finita! -
Sono contentissimo che siate in Seminario: - non vi ho scritto a proposito,
ma ho approvato in cuor mio e benedetto Iddio. Già avevo scritto a don Sterpi
in una di quelle lettere per gli esercizî dei sacerdoti, che egli fece stampare, -
che non dobbiamo mai metterci avanti, bensì stare a casa nostra, -
ma, quando Mg.r Vescovo ci richiedesse per qualche cosa, dobbiamo sempre aiutarlo,
e fare la sua volontà e i suoi desiderî, quanto più potremo.
Mi portano grandi consolazioni le sante cose che fa il Vescovo:
Deo gratias! Deo gratias!
Circa le suore di S. Sebastiano Curone, lasciatemi pregare, e poi ve ne scriverò.
Sono, per altro, molto contento del loro buono spirito.
Quanto mi fanno piacere le notizie di vostra madre!
Ditele che non la ho mai dimenticata, come mai ho dimenticato voi:
pregate insieme per me: io per voi due prego sempre.
E non si potrà fare qualche cosa al Fumo, nel nome di S. Luigi, a ricordo
di vostro padre e delle vostre sorelle? Se si potesse fare intanto che vive vostra madre
e che c’è il Prevostino, è meglio. Ci metteremo le suore, e salveremo
tanta povera gioventù femminile, che cresce troppo libera; - bisogna fare
molta istruzione religiosa, questa è la base granitica dell’azione cattolica, - e sarà quella
che manterrà nel timor di Dio e cristiane le future madri di famiglia.
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Mi fa gran pena a pensare che per i miei peccati la Congregazione
avrà tanto da soffrire: bisogna, caro don Perduca pregar molto per la mia conversione.
Vi raccomando don Sterpi: stringetevi tutti attorno a don Sterpi ma, sopra tutto,
attorno alla Madonna SS. e alla S. Chiesa, e pregate, pregate, pregate!
Io cercherò di darmi al Signore e di cominciare una vita più buona
e da vero religioso.
Intendetevi con don Sterpi, e poi date istruzioni a don Garbarino che,
quando dovrà esigere incerti, diritti di stola dai poveri, con una mano riceva
quello che gli possono dare, e con l’altra mano dia: molta carità nei modi e nei fatti.
Dite a vostra madre che la conforto e la benedico.
Portate la benedizione alle suore, alle Novizie, alle Sacramentine ai vecchi,
agli orfanelli di Villa Caritas, e a questi portateci i confetti e ai vecchi un bicchier di vino,
poveri vecchi!
Se potete, scrivetemi una volta al mese. - Andate a salutarmi p. Fedele.
Anche qui mi confesso da un padre cappuccino che è proprio un santo cappuccino
all’antica, e sa anche molto bene il fatto suo.
Qui facciamo da tre giorni il mese di Maria che finisce l’8 dicembre:
- tutta la terra è in fiore.
Saluti a don Di Pietro e a tutti del Dante. Preghino.
Grazie che siate stato sulla tomba di mia madre, povera donna!
Prendetevi una qualche cura di mio fratello Benedetto. -
Vi metto qui una lettera per lui - è sempre stato il più cristiano di noi tre fratelli:
è anche mio padrino di battesimo: lui lavorava e mi ha ajutato a studiare.
Aff.mo vostro in Gesù Cr. e Maria SS.
Sac. Giov. Luigi Orione dei figli della Div. Provv.
Caro don Sparpaglione, sono rimasto molto soddisfatto e tutti sono contenti
dei tuoi scritti sulla Piccola Opera.
Ti conforto e benedico.
D. Orione