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Roma, [Sette Sale] 25 ottobre 1930 sera
+ Anime e Anime !
Caro il mio Paolino,
Grazia e pace da n. Signore!
Ho ricevuto oggi la tua, ma non mi fu possibile risponderti subito,
poiché è stata una giornata veramente piena di lavoro. E Deo gratias!
Dovrò esser brevissimo:
I/ Prego per la salute di Genio e fo’ pregare.
II/ Occorrendo, metterò non una, ma cento parole per decidere tua mamma e sorelle
al distacco da lui.
III/ Sono felice che tu diventi l’infermiere di Eugenio.
IV/ Mando al mio «agnellino» la santa benedizione e lo benedico con Genio
e con tutte le sue altre care anime, la mamma alla testa di tutti.
V/ Dovrò quest’anno passare molto tempo a Roma, e vorrei che tu te ne tornassi
qui a studiare; certo avrai tempo anche a farmi da segretario attivo e fedele.
Ti potrei far iscrivere alla Teologia al Pontificio Seminario Romano al Laterano,
e vestiresti da secolare. Saresti contento? Se sì, telegrafami tuo assenso, e paternità,
maternità, giorno, mese, anno di nascita, dove fatto il Liceo; qui so che non troverei
difficoltà, e sarei contento perché ti fonderesti nella pura e sana dottrina cattolica,
anzi nella scienza di Dio.
Tu sei libero, ma io sento che saresti più vicino a me e farai il tuo vero bene.
Ti conforto e benedico da padre in G. Cr. e nella Santa Madonna.
Tuo
D. Orione D. d. P.
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