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Roma, il dì 8 marzo 1923
Caro don Biagio,
La pace del Signore sia con te!
Ecco che mentre oggi stesso io dovevo giungere a Reggio,
jeri fui fermato qui da un telegramma di don Sterpi, e stanotte dovrò (invece)
andare
a Venezia, dove si tratta tratterà,
lunedì, la causa dell’orfanotrofio.
Di là scenderò senz’altro in Calabria, però mi converrà passare,
dovendo venire giù da Venezia, direttamente da Cassano, facendo così la linea Adriatica.
Il che sarà nella entrante settimana, - e spero domenica ventura essere a Reggio.
1/ Mi fa pena sentire sempre suonare stonate le campane su don Nunzio;
ma digli un po’ che si metta a fare bene e da bravo figlio della Divina Provvidenza,
e tu educalo secondo il nostro spirito.
2/ Sua Eccell. Rev.ma mi ha scritto in data 2 gennajo
proponendomi
che la Congregazione di assumere assuma
anche la parrocchia di Prunella.
Io gli ho risposto non rifiutando, e gli risposi fin da quando ero a Tortona,
cioè nella prima quindicina di gennajo; dovetti tardare qualche giorno perché ero in giro.
Gli dicevo che presto sarei sceso in Calabria, e che avremo potuto facilmente intenderci.
Purtroppo la mia permanenza a Roma si protrasse oltre ogni mia previsione.
Tu, in via riservata, mi fai sapere subito a Venezia, Istituto Manin maschile,
se si fosse già provvisto altro parroco per Prunella, se ciò ti consta.
Se
non fosse provvisto e sapessi che aspetta e Se
se tu sapessi poi
che ancora ultimamente Mg.r Arcivescovo si fosse lagnato
di non avere avuta risposta alcuna da me alla sua, vedi di fargli sapere che io gli scrissi
da bene due mesi circa.
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3/ Vedi in questi giorni di andare a Prunella, anche per vedere
che consistenza hanno le lagnanze di Mg.r Margiotta. Non capisco come ora
sia in piena rotta anche con la superiora che egli prima portava tanto in palma di mano,
determinami ciò che egli dice, e su che si basano le sue lagnanze
e che c’è che non vada bene.
4/ Mi spiace che sî stato malato, vedi di curarti poiché non hai grande robustezza.
5/ Conforta chi non viene più alla Messa e meditazione, e Dio ti ajuti!
6/ Presto verrò, e mi fermerò alquanto.
7/
Qualunque lettera o telegr. giungesse a me diretto
diretta, apri tutto,
e, se fosse cosa urgente e di importanza, avvertimi a Venezia.
8/ Vorrei sapere se don Gemelli è ancora disposto per l’America.
In America ci si va non per obbedienza, ma per elezione: me lo fai conoscere a Venezia
se egli è sempre disposto, o meno disposto.
9/ Sono contento egli sia stato a Messina per l’ingresso del nuovo Arcivescovo,
il quale ci vuole molto bene.
Io lo vidi qui a Roma, il 7 febbr., e mi usò molta benevolenza.
10/ E il ch.co Livia, come l’hai trovato? Ha scritto a Venezia una lettera non bella;
però tu non ne parlare; gliene parlerò io paternamente.
11/ E le nostre suore di Reggio hanno poi assunto quel posto presso i militari?
E come fanno?
12/ Vedo che è stato a S. Prospero Mg.r Cribellati: come sta di salute?
13/ Noi abbiamo avuto qui Mg.r Albera a più riprese.
14/ E Furlani? E Giuseppe?
15/ E i due probandi dei quali mesi fa mi hai scritto ?
16/ Avete vocazioni?
17/ Andando a Prunella osserva un po’ quel gruppo di probandi
e riferiscimi le tue impressioni: vedi bene.
18/ Non potresti condurre con te il professore a fare breve visita a Prunella?
e così vedere di confortarlo in Domino?
19/ Mg.r Zumbo ha poi venduto di quel terreno, e quanto? E che ha fatto;
cioè sai quanto ha potuto ricavare? Io non ne so più nulla proprio.
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20/ Si avvicina S. Giuseppe. Che questo caro santo ci aiuti un po’!
21/ Saluto a animo tutti nel Signore, e benedico a te, a don Gemelli, a don Nunzio
e a tutti in Gesù Cristo e nella S. Madonna.
Tuo aff.mo come padre in Xsto
Sac. Orione della Div. Provv.
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