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Tortona, il 9 gennaio 1925
Caro don Marabotto,
La grazia e la pace del Signore siano sempre con noi, e Amen!
Ti accompagno e presento il sig.r Giuseppe Pasotti, maestro,
del quale ti ho telegrafato in data di oggi, mentre ho trasferito il Mainetti
nella nuova casa che lunedì si apre a Genova, pei minorenni usciti di carcere.
Vado stasera a Venezia e a Trento, dove devo pagare L. 30.000
a quella che ci vendé la Tipografia Emiliana, ma lunedì mi troverò a Genova io pure,
ed è per questo che ti ho telegrafato che il Mainetti mi aspettasse colà,
e non venisse a Tortona. In febbraio apriamo la colonia Agricola di Rodi. E avanti!
Il Pasotti è il giovane maestro del quale ti avevo scritto pure da un mese circa:
vedrai che farà bene: tu sîgli non Superiore, ma fratello. Mi hanno detto che,
per carattere, è un po’ poco espansivo: vedi, caro Marabotto, di confortarlo
e di animarlo nel Signore, tanto più che penso sia la prima volta ch’egli si allontana
così tanto dai suoi cari.
Te lo raccomando dunque tanto: quello che farai per lui,
lo avrò come fatto personalmente a me. E coraggio!
Dio ti benedica sempre!
Dio vi benedica tutti!
In febbraio spero rivedervi.
Addio, caro figliuolo: t’ho dato un dispiacere a levarti Mainetti,
ma ti mando un altro non meno buono di lui.
La Madonna Santissima ti dia ogni consolazione.
Tuo aff.mo in G. Cr.
Sac. Luigi Orione della Div. Provv.za
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