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 [+]         Anime Anime !

          Tortona, il 12 luglio 1928


 Caro don Biagio,


 La grazia e la pace di n. Signore Gesù Cristo siano sempre con noi!

 Ho ricevuto la tua lettera del 5 corr.,

inviata a don Sterpi, mentre già don Nowicki era partito. Penso giungerà in Polonia oggi,

e qui ti accludo il suo celebret già spedito da don Sterpi.

 Spero trovi troverà ancora sua madre, e che la sua presenza,

e l’essere egli ora sacerdote giovi a confortare l’inferma e a ridonarle la guar salute.

 Ora rispondo breviter alla tua.

 Io sarei disposto a lasciarti in aiuto don Nowicki, - Demrych lo tratterrei qui,

poiché è in Italia da meno di un anno, e vorrei che, stando con don Sterpi

e con don Perduca meglio avesse tempo da formarsi un po’ più al nostro spirito.

A settembre o a Natale, alla più lunga, saranno sacerdoti i due di Roma e Stefano, -

ed io di questi tre te ne manderei due: vedremo quali.

Per ora non vorrei che si aprissero nuove case in Polonia,

ma che avviaste bene e consolidaste in Domino quella che ora c’è.

 Entro il venturo anno avremo poi sacerdoti Zebrala e Szyca, ma Zebrala

(che ho dovuto tenere a San Remo tutto l’anno, ed ora è ai monti, a S. Alberto)

è malato di petto; e sarà un sacerdote che difficilmente avrà vita lunga, - e, comunque,

non potrà lavorare.

 Penso che, dovendosi poi aprire una seconda casa in Polonia,

Nowicki sarebbe il più indicato come pietra fondamentale.

 Sarei anch’io del parere che in Polonia ci fossero almeno due case,

ma in diocesi diverse, e in climi diversi, e, possibilmente, in regioni

che prima fossero siano state sotto dominazioni diverse; ma, sopra tutto, in clima diverso

e sotto Vescovi diversi. Così se uno soffre in in clima, lo si manda in altro clima.

 Spero che potrà aiutarci il Nunzio Apostolico; che ne dici?

 Sono assai lieto che tu lo abbia ossequiato, e della consolazione che ti ha dato.

Conviene, (ed è dovere) che tu non lasci sfuggire occasione per dimostrargli

la vostra gratitudine e devozione.

 Sono anche assai contento che tu porti al Vescovo e la relazione dell’anno scolastico

e il programma di lavoro pel il nuovo anno.

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 Approvo pienamente quanto hai proposto circa gli Esercizî Sp.li, seriamente fatti;

niente ti gioverà di più per la sanità riuscita e buona formazione della vita religiosa.

Dàtti quindi attorno quanto più puoi per avere un buon corso di santi Esercizî

e predicatori capaci e adatti.

 Per ora, come ti ho detto, non manderei Demrych, - quindi basta Nowicki:

fa che anche lui attenda agli Esercizî, e vedrai che sarà di buon esempio.

Io Sono dispostissimo ad accogliere quei chierici polacchi

che tu crederai di mandarmi.

 Essi dovrebbero però avere fatta la filosofia, sì da poter entrare

e stare bene in teologia.

 Alcuni di quelli venuti sia dei primi 4, che degli altri, da te condotti,

non mi pare che fossero già tutti maturi per la teologia; non vorrei che qualcuno,

per la Cracovia d’esser il desiderio non regolato d’esser presto ordinato sacerdote,

ci dia ad intendere di avere già fatta interamente la filosofia, e poi non sia vero.

La Congregazione stessa, nel concetto dei postulanti, finisce che ne

finirebbe di scapitarne.

 E nella loro idea ne scapitano i superiori e gli stessi studî fatti in Italia, -

come se qui si sia facili a passar sopra e ad ordinare.

 Qui poi, questi venuti con te, parlano sempre in polacco,

e finiscono che non imparano l’italiano, onde avviene che in classe,

interrogati non sanno rispondere, perché latino non sanno parlare,

latino e non sanno parlare italiano.

 Però, se ci fosse qualche chierico anche solo di pronto per la filosofia, che il quale

fosse di vocazione molto, ma molto sicura, e di pietà e d’ingegno molto distinti,

potresti mandarlo. Egli Come dico, dovrebbero dovrebbe essere di molto spirito religioso

e di molto ingegno, e di salute forte come di forte volontà, -

perché non vorrei tenere degli studenti di filosofia al seminario di Tortona,

ma li metterei o a Venezia o a Padova, o forse anche a Roma.

 Invece la teologia, i primi anni, è meglio provarli qui a Tortona.

Quindi tu Tu comprendi che sia a Venezia che a Padova o Roma sono seminarî

dove gli negli studî sono seri severissimi, - e a Padova o Roma

non vanno mai che ingegni eletti. I seminarî di Venezia e Padova gareggiano,

se non superano, alcuni stessi seminarî di Roma.

Essi dovrebbero I chierici da inviarsi in Italia devono avere fatto almeno

un anno di prova in Polonia, e possibilmente due, ma con ottimo risultato.

 E questo valga anche per gli studenti di teologia.

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 Nessuno deve più essere mandato in Italia, se non sei sarai ben sicuro

della sua vocazione, se non è pio e di vita di orazione:

se non ha attitudine distinta allo studio: se non ha spirito di sacrificio, di lavoro,

di rinnegamento di sé.

 Io non ti limito il numero: guarda però alle doti, alla vocazione sicura, alla qualità,

alla garanzia e affidamento: devono essere sicuri, sotto ogni riguardo.

 Pensa quanto mi fu è stato doloroso aver dovuto rimandare qualche chierico! -

Siate più positivi nella scelta: non molti, ma pochi e buoni!

Non lasciarti portare dal sentimento: pochi, ma buoni: e ché, se non sei sicuro,

meglio nessuno!

 Quanto alle suore, mandane poche, ma le più sicure, se no, nessuna!

Io vi manderò Spero di mandarti una lettera per gli Esercizî Sp.li.

 Non è possibile che io venga: non insistere: con dispiacere lo dico: non è possibile.

Pazienza, rassegnamoci a vicenda!

 Quanto a don Alessandro, gli scriverò una buona lettera, appena lo possa.

Egli è bene, che lascî, e vada dove lo manderò, - però desidero vederlo.

 Vedi che, ordinati i tre diaconi e i suddiaconi Zebrala e Szyca,

poi non avremo più sacerdoti polacchi che fra tre anni.

 Ed io non posso mandarteli tutti in Polonia; vendo mandandotene mandandoti

due novelli sacerdoti a Natale, e contando Nowicki, lì restereste però già 6 sacerdoti; -

e ora mi pare che, finché avete una sola casa, sareste già tanti:

Lodovico, Robert, Nowicki, te e i due nuovi, che manderei. Che ne dici?

Devo mandarvi qualche chierico italiano di buono spirito? O qualche suora italiana?

 Prima di dirlo a codesti, bisogna però che ci intendiamo bene tra di noi.

 Con Nowicki ora sarà bene che tu parli sempre in italiano,

anche per tenere lui in esercizio.

 Dammi notizie di sua mamma, e digli che noi tutti preghiamo per essa.

A lui ho dato L. 600, - spero gli siano bastate.

E il tuo mal d’orecchi, come va?. Nella tua non mi dici nulla; -

attendo anche su questo notizie sincere.

 I lavori del Santuario della Guardia procedono con alacrità.

 Ho iniziato la questua delle vocazioni nel Trentino e nel Veneto;

presto manderò nel Bergamasco, nel Bresciano, in Liguria, Brianza, Piemonte,

Novarese e nel Cantone Ticino. Prega il Signore che ci mandi molte buone

e sante vocazioni; ne prenderemo 300, tutti dell’alta Italia, o quasi, -

esclusi i figli unici e quelli di madre vedova, eccettuati casi specialissimi.

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 Qui ora abbiamo una 4ª ginn.le di 14 (sono quelli che si preparano per andare

a Villa Moffa) tre terze ginnasiali: sezione A, B, C, - sono 103; una 2da ginn.le

 Cominciano poi ad entrare alcuni che si preparano per la Iª ginnasiale.

 Abbiamo 8 passati tra i fratelli laici. Sto cercando una casa per allogarvi

i nuovi che verranno.

 E di quel Mg.re, che venne qui con te l’anno scorso, d che ne è?

Non dà segno di ritornare? O è meglio che non venga?

 E col parroco, come te la fai? Come vede te? Come vede l’Istituto?

 E di chierici, ne hai? quanti? E di che età? di che classe?

Potresti far imparare la lingua russa? E potresti far loro imparare la lingua italiana.

Bisognerebbe che sapessero bene anche il latino.

 E don Robert, dov’è? E don Lodovico? Aiutano?

 Tutti di qui ti salutano e salutano don Alessandro, don Lodovico, don Robert

don. Nowicki.

 Vi conforto e benedico tutti in Gesù Cristo e Maria SS.

 Tuo aff.mo


           Sac. Orione


 P. S.  Quanto al tempo da dover condurre qui chierici e suore

prima vorrei sapere quanti sono e che scuola fanno Poi potremo subito combinare

circa la loro venuta.

 Dà questo biglietto e don Nowicki.

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