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[Al M. Rev.do Don Pietro Parodi
Colonia Agr. S. Maria Vic. Massimi, 5 A
a Monte Mario - Roma]
+ Anime e Anime !
Tortona, il XIII marzo 1926
Carissimo don Pietro,
La grazia e la pace di n. Signore siano sempre con noi!
Ho ricevuto con molto piacere la tua lettera del dì 9 marzo,
scritta già dalla colonia di Monte Mario.
Sono assai contento di saperti migliorato in salute,
e penso che l’aria buona di Monte Mario e la vita di campagna ti potrà giovare
e ti ristabilirai pienamente. Prego per te.
Anche la compagnia di don Ferretti ti farà bene; perché egli, per divina grazia,
è sacerdote di buono spirito, ed ha molta carità con i confratelli,
come si è visto anche nella malattia di don Pelizza. Tu vedi di ajutarlo,
povero don Ferretti, più che potrai, e datti attorno anche tu per mettere a posto la colonia,
perché capisco bene che la malattia di don Pelizza avrà portato un po’ di sconcerto
e di disordine. Capita così anche nelle famiglie, quando ci sono dei malati. (1)
Ti farai molti meriti per il Paradiso se ti nutrirai, e cercherai di muoverti,
anche andando a dire la Messa a quelle suore spagnuole, sveltendoti un poco di più,
e cercando di metterti in condizione da poter ajutare a salvare anime
e a far andare avanti la barca della umile nostra Congregazione e della colonia di Roma.
Pensa sempre, e confortati nel pensiero e nella fede che Dio è Padre, -
è vero che è giusto, ma è Padre e non è mai crudele né è mai tiranno,
ma anzi è misericordiosissimo il Signore.
Lavora per lui e fa quello che puoi, e poi sta tranquillo
nelle mani della Divina Provvidenza e della beatissima Vergine.
Raccomandati alla Madonna, e avanti!
Cerca di renderti utile con l’esempio e con lo zelo nell’educare cristianamente
questi poveri fanciulli, che guai se fossero abbandonati!
Riflettiamo bene che i fanciulli erano tanto tanto cari a Gesù.
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L’educazione della povera gioventù è un ministero sublime:
chi non lo apprezza non ama Dio, non ama Gesù Cristo, non ha zelo:
il
Signore riceve come fatto a sé
sé quel bene che si fa ai fanciulli.
Coraggio dunque!
Nutrisciti e sforzati di ubbidirmi anche in questo:
vedi che io sono davanti a Dio come fossi tuo padre.
Ti conforto molto caro don Pietro, e ti benedico tanto tanto tanto!
Ti metto nelle mani della Madonna e di San Giuseppe.
Tuo aff.mo in Gesù Cr.
Sac. Luigi Orione d. D. Pr.
P. S. Don Gigi sta meglio: c’è ammalato don Zanocchi in America,
e neanche può dire la Messa. Pregate anche voi altri per lui!
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