V032T134 V032P195
[minuta incompleta]
[Roma - Monte Mario .................... 1923]
Caro don Brizio,
ho ricevuto jeri a tua gradita da Roma.
Avrai visto quanto ti avevo scritto unito alla corrispondenza che cioè,
chiamato fuori, finî di spedire la lettera domenica mattina, 23 corr.
come vedrai dalla ricevuta che ti accludo. Mi fa meraviglia che lunedì mattino
non fosse peranco giunta, tanto più che la feci raccomandata ed espresso,
come pure dalla ricevuta. Può essere che gli espressi,
siccome
li portano sono portati
subito, come telegrammi,
e
non vanno come la posta ordinaria le
altre lettere, che lo
ciò dice perché il C. G. non la trovò nella ordinaria corrispondenza;
però avrebbe dovuto già averla.
Ho
scritto jeri sera a D.
Ste Venezia nel senso che
della tuo,
anzi
ho mandato a D. Sterpi la tua ma io temo che il C. La
Fontaine
si
trovi sarà si troverà molto imbarazzato se da
Roma pur non negativo
nel
dare l’Imprimatur, se a
meno che da Roma non avrà abbia
almeno
una
parola diretta diretta
che lo tranquillizzi. perché
La
lettera che gli indirizzarono inviarono
da a nome del S.
Padre
dove
gli dicono lo avvertono
che vi ci sono errori
dottrinali e gravi lacune,
è troppo forte.
Quando si vuole cavillare, si trovano errori anche nel Pater noster:
Pater
è potrebbe parere
troppo confidenziale: noster, escluderebbe altri,
mentre è padre di tutti: in coelis negherebbe la presenza reale,
e che il Signore sia anche in noi con la sua grazia etc.
¨