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[A fra Giuseppe

degli Eremiti della Div. Provv.

Piccola Colonia Agricola S. Antonio

Barriera di Nizza a - Cuneo]


 +        Anime e Anime !

         Messina, il dì 8 marzo [1]911


 Caro fra Giuseppe,


 Nel rendiconto di una vita fatta da don Sterpi a Cuneo

sento con dolore che voi avete bisogno di coltivare coi cavoli e colla meliga

anche la santa umiltà e la mortificazione.

 Caro figliuolo mio, tu ed io dobbiamo fare una grande fabbrica,

ma bisogna che preghiamo Dio di darci forza e grazia di scavare, di scavare, di scavare -

perché se il fondamento non sarà profondo come cosa faremo?

O solo una casetta, o niente del tutto. Ma noi invece dobbiamo fare una gran casa

dove il Signore ci possa stare comodo, con tutti i nostri fratelli che sono già con lui,

e con la SS. Vergine.

 Ti raccomando dunque di cominciare con la novena di S. Giuseppe

che fu umilissimo da vivo, e più anco da morto, e per molti secoli.

 E venderai due dita della tua fronte per amore di Dio al tuo Direttore,

e non a me solamente.

 Ricordati quello che mi ha detto don Rua sul letto di morte.

 E che il Signore ti dia grazia di adoperare bene la vanga e la zappa

e l’arpice in te medesimo, affinché il celeste agricoltore possa a larga mano

seminare e far crescere le sante virtù religiose.

 Salutami il tuo direttore e tutti, e Dio e la SS. Vergine ti benedicano.

 Mi riverirai pure il Sig. Canonico.

 Aff.mo in G. C.


          Sac. Orione  d. D. P.

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