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 +       Anime e Anime !

        Roma - [Ognissanti], il 18 aprile 1925


 Caro Gismondi,


 La grazia e la pace di Gesù Cristo siano sempre con te!

 Ecco che, dopo don Gatti, vengono don Gemelli e tre altri bravi figliuoli

a darvi ajuto e conforto. Spero che anche tu sarai contento e incoraggiato al bene.

 Ho sentito con dolore con don Adaglio è malato come è malato fra Giuseppe.

Non voglio dubitare che tu avrai fatto e farai tutto quello che è in te

per dare consolazioni a don Adaglio, e mai dei dispiaceri, e mai delle brutte risposte.

 Se mai tu avessi in qualche cattivo momento mancato di rispetto

sia a lui che a fra Giuseppe: se in qualche ora di scoraggiamento ti fossi mostrato

un po’ meno docile, forse anche un po’ malcontento, un po’ di cattivo umore

o anche - Dio non voglia - testardo e irriverente, -

vedi, caro Gismondi di riparare tosto con un bell’atto di umiltà,

e col mostrarti più deciso a fare bene, più animato da buono spirito religioso.

Tu sei sempre stato un bravo figliuolo, e non potrei neanche immaginare

che tu fossi cambiato. Io prego sempre per te, e ti porto nel cuore in Domino.

 Desidero che tu mi scriva, e che non guardare se io non rispondo:

io ho molto più da fare di te, e non posso sempre fare quello che con il cuore vorrei fare.

 A questi che ora vengono mi tengo sicuro che vorrai dare ogni buon esempio,

e così la benedizione di Dio sarà sopra di te, come io ti prego.

 Nella tentazioni devi aver coraggio e combattere da buon religioso,

da buon soldato di Gesù Cristo.

 Ravviva la tua confidenza in Dio e nella Madonna e prega di più;

e confessati sempre bene, con umiltà e sincerità e dolore.

 Nella speranza che vorrai fare così, ti benedico e ti conforto in Gesù Cristo

e nella Santa Madonna.

 Presto ti scriverò ancora.

 Tuo aff.mo


          Sac. Orione  d. D. Provv.


 È bene che ti fermi un poco sin che siano un po’ avviate le cose.

 Scrivimi, ché aspetto tua lettera.

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