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+ Instaurare omnia in Christo!
Tortona, 22 febbr. 1938
Al caro don Sparpaglione e agli altri sacerdoti dell’ufficio stampa
della nostra Congregazione,
Il Signore sia sempre con noi!
Oggi
è la festa della Cattedra di S. Pietro in Antiochia, di dove i primi
credenti
fedeli
credenti in Cristo cominciarono a chiamarsi
cristiani[;] credenti non solo,
ma
seguaci e imitatori di Cristo.ma Ma
Veramente l’antica tradizione, rimasta inalterata sino al secolo XVI, ci dice che oggi
ricorreva la festa della Cattedra Romana di San Pietro, la sola Cattedra che assorge
a simbolo del primato universale, e di onore e di giurisdizione, che Pietro
e i suoi successori esercitano da Roma su tutta quanta la Chiesa.
Ho
scelto dunque questo giorno voluto
scegliere, appunto, la festa di oggi
miei cari, per istituire, nel nome santo di Dio, nella nostra piccola Congregazione
il
primo, - per quanto modesto - ufficio della buona stampa,
sott che pongo
sotto gli auspicî di Maria SS. e di S. Francesco di Sales.
Il
Salesio che fu dei
primi a valersi della stampa a difesa
sostegno della fede
e della morale cristiana e a difesa della Chiesa, e che la S. Sede ha proclamato
patrono della stampa cattolica.
Un
atto provvido e solenne del Sommo
Pontefice di Papa Benedetto XV
costituiva
in Italia sin dal 1915
l’opera nazionale della buona stampa
per opporre stampa a stampa, dato il dilagare, a quei giorni, di tanti giornali
e periodici cattivi.
Il
nostro modestissimo ufficio Stampa
modestissimo, dico - ha per suo precipuo
non mira tant’alto, no! Per ora suo precipuo scopo è di occuparsi della stampa nostra,
di
ricevere notizie e
corrispondenze e notizie dalle varie nostre case e di trasmetterle
con sollecitudine a tutti i nostri bollettini insieme con qualche breve articolo,
e
anche non solo ai
nostri periodici ma a quei giornali che si offrono
offrissero
di
diffondere ai loro lettori quanto
del nostro lavoro potesse interessare i
loro lettori
il loro pubblico.
Per ora, solo questo, non di più; poi quest’ufficio se a Dio piacerà dare incremento
potrà anche diventare un’opera vera e propria in Congr.ne di apostolato
della
buona stampa: xxx di
una stampa per il po pro
populo, per le masse a salvezza dei
cioè
molto popolare e a larga diffus. per i piccoli e degli
gli umili, a salvezza del popolo
per
mirando a portare Cristo al popolo e il popolo ai
piedi del al Vicario di Cristo.
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Oggi
il più grande predicatore oratore
è ancora la stampa: e predica
la stampa parla bene o male, parla tutti i giorni e tutte le ore, parla di giorno e parla di notte
e
chi crea l’opinione pubblica è ancora la stampa.
È una grande forza la stampa: la nostra Congregazione non può disinteressarsene
essa
anzi deve mirare a valersene, e ad
impadronir e ad impadronirsene quanto più potrà,
a
rivolgerla al bene, a servirsene, - pei
suoi fini santi, quanto più potrà
non per dominare
ma a
servizio di Dio, e della
Chiesa e ad elevaz.ne del popolo.
Dobbiamo
impadronircene quanto più si può, il nostro
modesto nostro ufficio
stampa
mira anche a formare formarci
un personale.
Ma, veniamo a noi: questo ufficio stampa già segna un momento[,] un tempo[,]
e
un passo nella Congregazione: è un principio, e vuol
essere un buon principio,
il
principio d’un lavoro nuovo, d’un
si entra sia pur timiducci timiducci in un nuovo
campo
di
apostolato, e di che apostolato! Innanzi tutto che questo vostro
lavoro[,] deve
essere
sempre
tutto permeato di amore di Dio[,]
sia sempre ispirato alla verità e a servizio
della
verità e vivificato e
delle anime e poi nell’anima e nella forma sia vivificato
dalla carità: facere veritatem in charitate.
Vivere
la verità, praticarla, volerla servire anche con la penna: e
farla vivere
e risplendere agli occhi di quanti vi leggeranno!
Operare
sempre e scrivere
sempre secondo gli insegnamenti della fede che
contiene
e
della Chiesa, che ci danno la verità rivelata e secondo quanto ciò
che vi ci risulta vero, giusto, onesto e retto, ma
sempre sotto l’impulso della carità: siate, o miei cari,
ognora fedeli alla verità ma in una volontà e spirito di santo amore di mite e dolce carità.
È
l’apostolo Paolo che, scrivendo nella
Epistola ai primi cristiani della Chiesa
di Efeso - (IV, 15) - dice: «Veritatem autem facientes in caritate, crescamus in illo
per omnia, qui est caput, Christus».
Noi
dunque, personalmente, e la nostra
Congregazione, dobbiamo crescere
e
progredire con in
tutte le buone attività - crescamus per omnia,
quindi anche per
con
l’apostolato della stampa, in illo, in lui, che è il
capo, Cristo; ma sempre
veritatem facientes in caritate.
E
dalle mani della Chiesa prenderete vi
varrete di tutto che la Chiesa vi
offrirà
e la
piccola Congregazione vi offriranno, e
di sia di antico e di
che di nuovo:
«nova et vetera». Avvertendo di mettere il vino vecchio in otri nuovi,
e il vino nuovo pure in otri nuovi; «altrimenti, - disse Gesù (Matt. XI, 17)
gli otri si rompono e il vino si versa, e gli otri vanno in malora».
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Era nelle otri di pelle che, allora, si conservavano i liquidi.
Voglio
dirvi che, che se
volete piacere e farvi leggere, e
piacere
bisognerà
che adattiate la dottrina antica di Cristo alle forme vive e nuove,
ai
usare i modi più graditi ai tempi nuovi, ai lettori di oggi: lingua viva, periodi brevi
e
scintillanti, art xxx notizie
e articoli sempre brevi, brevissimi, - con un buon pensiero
che
letifichi ed elevi l’anima lo
spirito.
Rifuggite
Nello stile rifuggite da tutto ciò che sa di
antiquato e di muffa,
da tutto che può appesantire: che la giovanile vigorìa del pastorello Davide
non venga oppressa né soffocata dalla ingombrante armatura di Saulle.
State fermi e saldi ai principî della fede, e non solo su ciò che è
strettamente
dottrinale ma siate precisi e chiari nella
vostra esposizione sempre,
ma
adottate un fare disinvolti
sempre, e sempre tenendo alti[,] e
ben uniti e vibranti
i
più grandi e sacri amori: Dio e Chiesa, famiglia e patria. Il
Signore vi conforti
e
renda alacre il Non siate tardi ma alacri sempre e
tempestivi:
qui sta un gran segreto di riuscita.
Vi
Conforti il Signore e benedica alla vostra fatica,
come vi conforta e benedice in Gesù Cr. e nella santa Madonna
il vostro aff.mo
Sac. G. Luigi Orione d. Div. P.
[c’è minuta più estesa]
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