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         [Tortona] XVII ott.bre 1918


 Caro don Cesare,


 Ricevo la sua lettera del 14 corr. In essa lei non accenna affatto se ha o no ricevuta

la mia risposta. Lei mi ha scritto una prima lettera da Monte Mario, ed io, a volta di

corriere, le ho risposto a Monte Mario. Si vede che lassù sono talmente assopiti dai

dispiaceri e dal lavoro che certo si saranno dimenticati di mandarle la mia prima risposta.

Comunque, lei sappia: I) che le ho risposto subito; 2) che detta lettera sarà a Monte Mario,

se pur non gliel’avessero già fatta pervenire. Ora vengo a rispondere alla sua presente

seconda lettera.

 A/ Grazie di cuore di quello che ha fatto a Monte Mario e che ora continua a fare

a San Filippo. Le sono molto grato e prego il Signore di ricompensarla e di darmi

occasione di poterle provare tutta la mia riconoscenza.

 B/ Se io sapessi di trovar Mg.r Bacciarini a Milano o a Como, andrei a parlargli

per lei, dacché in Svizzera è difficile ottenere i passaporti. Scrivere, chissà in mano di chi

va la lettera, - preferirei parlargli. Non mi posso capacitare come quel sant’uomo non le

abbia ancora risposto. Penso anch’io che don Guanella la prenderà per mano

e la ricondurrà ancora alla S.ta Crociata.

 C/ Per ora lei non si muova da Roma, a meno che non avesse voto di ubbidienza,

ché allora le direi di buttarsi nel primo treno o anche a piedi di subito incamminarsi

per dove l’ubbidienza la chiama.

 D/ Però la supplico in Domino di non legarsi ad altri istituti che a quelli del caro

e santo don Guanella, dove la mano del Signore mi pare evidente che la abbia condotta,

perché lei ajutasse quella pia Congregazione dei Servi della Carità, e la facesse conoscere

per tutto il mondo con la Santa Crociata, Deo adiuvante. E intanto stia dove ora è,

e preghi e preghi!

 E/ Finché non abbia parlato con Mg.r Bacciarini - il quale sa bene quanto io ami

don Guanella e le sue Opere = poiché anche quando lui stesso voleva uscirne, sempre

l’ho consigliato e supplicato in Domino di non abbandonare don Guanella = Lei stia a

Roma, e nelle povere case della Divina Provvidenza, come in casa sua. - Lei comprende

bene con quale e quanto affetto in nostro Signore Gesù Cristo le scrivo queste parole.

 F/ Se però il Santo Padre le avesse detto diversamente, lei faccia subito e con gioia

la volontà o il desiderio del S. Padre.

 G/ Confido di potere con Mg.r Bacciarini fare qualche cosa per lei, ajutandomi

la SS. Vergine nostra madre e l’anima benedetta di quel servo di Dio che fu don Guanella. lei, caro don Pedrini preghi e stia con perfetta letizia in Domino. Dall’orazione viene

tutto, e il conforto e la calma interiore e il dominio che l’uomo acquista con se medesimo.

Avanti in Domino! Avanti in Domino! Ave Maria e avanti! La abbraccio in osculo Christi,

e le sono aff.mo come un fratello.


       Sac. Orione Luigi della Divina Provv.za

 P. S.  Mi saluti e conforti tanto don Adaglio e tutti codesti figli.   ¨