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          [Tortona] 26 marzo 1919

 +         Anime e Anime !


 Caro don Pedrini,


 non avrò tempo a scrivere molto, ma anche brevi parole penso le riusciranno

di fraterno conforto, e di unione nella carità di n. Signore Gesù Cristo crocefisso.

 Ho ricevuto dunque la sua da Di Iorio Cosimo. Da parte mia sono ben contento

che lei vada a Cassano dal 22 giugno al luglio, per due mute di Esercizî,

e conforti quel sant’uomo di Vescovo e di amico suo.

 Vedrà così anche i nostri figliuoli della Catena, sue conoscenze vecchie, la più parte,

e faccia un po’ di Esercizî anche a loro, e veda che finiscano per San Luigi,

così passeranno meglio la festa del Santo, - oppure li faccia dopo, come meglio crederà.

 2/ So che don Sterpi andò alla colonia, ma finora nulla ho ricevuto da lui.

È da molto che non ricevo sue lettere. - Non mi meraviglio però, poiché da Reggio

Calabria una lettera spedita il 14 corr. mi giunge qui oggi 26; prima si andava in America.

 3/ Sì, caro don Cesare, vada a trovare sua madre, e la consoli tanto:

Deus, qui nos patrem et matrem honorare praecepisti etc., le darà larga ricompensa

del conforto che lei recherà alla sua povera vecchierella. E conduca pure Comincini,

- è giusto e doveroso che anche lui sia ai fianchi di sua madre nella malattia,

o quanto meno le faccia visita di conforto.

 Quanto alla Crociata, offra tutto al Signore: si avvicinano i giorni della Passione,

i nostri pochi dolori siano santificati da quelli dell’orto degli ulivi e del calvario.

 Ora che è passato a miglior vita il Cardinal Cassetta, e dacché vedo che don Sterpi

non scrive da molti giorni, penso che sorgeranno nuove difficoltà. Gli ricordi

di fare pregare per quella causa dolorosa, che va in cassazione il 5 aprile

e preghi anche lei. In quel giorno io dovrò essere a Venezia, ed essere là almeno dal 4,

venerdì. Gli voglia pure dire che don Fiori prenderà il diaconato il 5 stesso, qui,

e che ho ottenuta l’escardinazione di Draghi per Venezia, e che, quasi,

lo condurrei con me dai Cavanis.

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 Arrivederci, caro Pedrini, e sempre avanti: qui seminant in lacrimis

in exultatione metent.

 Se col nostro patire, avvalorato dalla grazia e dai meriti di n. Sig.re Gesù Cristo,

otteniamo la purificazione e la salute dell’anima, abbiamo ottenuto tutto.

 Preghi per me la Madonna SS. e San Giuseppe.

 Suo aff.mo in X.sto


        Sac. Orione  della Div. Provv.za


 P. S.  Mi saluti tutti, e dica a don Sterpi che don Giuseppe, il soldato-prete

che sta in seminario ha ottenuto jeri tutto dal fondo Culti, cioè l’esenzione dal servizio

quale insegnante Istituto Missioni.

Dica a don Sterpi che mi porti quattro ricordi da portare io a Venezia

a quei quattro nuovi sacerdoti.

 P. S.  Ringrazio poi vivamente di quanto mi fece avere dal Di Cosimo.

 Non conoscevo il libro di Guanella.

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