V033T029 V033P040



 +         Tortona 10 maggio 1919


 Caro don Cesare, [Pedrini]


 Ricevo solo stamattina la sua del 5 corr., perché ero assente, e sono giunto stanotte

a casa. Sarò breve, perché non posso essere lungo.

 1/ Sono lietissimo della sua buona salute, e Deo gratias.

 2/ Lei non ha certo bisogno dei miei suggerimenti, ma, dacché lo desidera,

raccomandi ai sacerdoti negli Esercizî Spirituali.

 1) La meditazione e la recita ben fatta dell’ufficio e la Messa detta bene

e la 3ª parte del rosario, quotidianamente. Orazione! Orazione! Orazione!

 2) Divozione alla Madonna. Divozione alla Madonna. Divozione alla Madonna.

 3) Divozione al Papa. Attaccamento al Papa, obbedienza, amore al Papa

e al Vescovo.

 4) Distacco dal danaro e che non lascino la roba della Chiesa, che deve andare

ai poveri di Gesù Cristo, non la lascino alle serve, o ai nipoti, e che pensino un po’

che i beni della Chiesa sono stati costituiti per il clero, pel decoro della chiesa[,]

e per i poveri, e non per i privati. E molti questo linguaggio non lo vogliono capire.

 5) Fuga dell’ozio. Studio e lavoro per le anime e per le organizzazioni cristiane

e miglioramento morale ed economico del popolo: non sono più i tempi da dormire.

Trattino bene i poveri che come dice S. Lorenzo martire, sono il tesoro della Chiesa.

- Sacerdos pro populo.

 6) Lei usi molta carità verso i sinceramente pentiti, e consigli al clero molta carità

verso i peccatori, e carità più vera.

 Lascino le donne da parte, lascino le occasioni: si tolgano dalle occasioni prossime.

¨