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+ Anime e Anime !
Tortona, il dì 18 genn. 1921
Cattedra di S. Pietro in Roma
e Festa della Madonna
della Div.na Provv.za
Caro don Cesare,
ricevo la sua lettera del 14 corr. con acclusa la lettera di Comincini.
Questi mi dice avermi già scritto onde avere quel denaro che pure ora mi chiede.
In verità, caro don Pedrini, io non ebbi mai alcun scritto dal Comincini,
né qui né altrove. Ho ricevuto, invece, lettere da lei, cui mi pare non aver risposto mai,
benché ne avessi vivo desiderio.
Ora per questo danaro, unicamente per buona regola di amministrazione,
e onde addebitare poi alle case quanto ora a lei darò pel Comincini, pregherei lei
o il Comincini stesso di inviarmi un conto dettagliato di tutto quello che ancora le devo.
Nessuna difficoltà di mandare quanto può risultare che lei o Comincini
avanzino da me, o da altri miei, ma pei quali io soddisferò.
Per quanto poi si riferisce a lei, caro don Pedrini, lei sa già ciò che penso,
ciò che pure le ho detto e altra volta le ho scritto. Ella, cioè, potrà sempre venire
con la Divina Provvidenza ogni qual volta lo crederà bene per l’anima sua,
e vi potrà venire con tutta libertà, come si fa quando si va a casa nostra:
ogni nostra porta è sempre aperta e spalancata davanti a lei.
Non voglio (e non devo) con queste mie parole levarla di dove è, no, mai!
Ma, senza complimenti, se non ci si trova bene, venga senz’altro o scriva,
e sarà subito combinato dove ella potrà andare.
Mi ha fatto pena averla saputa malata, e che ancora non si trovi bene:
se vuole andare a stabilirsi a San Remo, là troverà il sole e un po’ di pace,
e una sessantina di giovani, con cinque o sei bravi chierici, che vi fanno la 3ª liceale,
e che lei conosce.
È stato qui Arena, mi pare, Arturo. È a Milano che fa il fotografo: fu assaltato
e ferito, benché non gravemente, in più parti; venne a chiedermi d’esser di nuovo accettato,
e lo accettai, ritornerà fra una diecina di giorni, dopo avere sistemato le sue cose a Milano;
credo, sia tisico.
Quest’anno hanno preso la S. Messa dei nostri chierici in undici, tra cui quel Saroli,
che era a Roma.
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Egli venne ordinato a Natale, ed è qui, e fa bene.
Fu ordinato sacerdote anche quel Michele Melomo che era a Cassano Jonio
e che aggiustava gli orologi: venne ordinato dal Patriarca di Venezia, all’età di 57 anni!
È a Venezia.
Alessandro, il polacco, prenderà la Messa per Pentecoste.
Venne anche ordinato Iatì Salvatore, calabrese, non so se lei lo conosca.
Io ho già preso il biglietto pel Brasile, ma la partenza non sarà che tra un mese,
o poco più.
Amerei vederla, prima di partire.
Preghi per me, e Iddio ci dia grazia di fare sempre la sua santa e divina volontà.
Avanti in Domino!
Suo nella Madonna SS. e in Gesù Cristo crocifisso
Sac. Orione d. D. P.
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