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 +         W la SS. Vergine!

          Roma, 15 / VI [1]915


 Caro Gigi


 ecco la prima lettera che Don Orione scrive al suo segretario.

 Dunque come stai?

 Me lo scrivi di tua mano, appena potrai, senza affaticarti.

 E la febbre continua?

 E la S. comunione l’hai fatta stamattina?

 E il tuo compagno di malattia come va? È un bravo ragazzo anche lui

e avrà fatta la sua brava comunione.

 Guardate che il Signore vi ha mandata sta malattia per guarirvi l’anima

da qualche altro male, e ricordate bene che le malattie sono visite che Dio ci fa,

e sono regali che Dio ci fa, per farci diventare più pii e più suoi e più santi.

La fede ci insegna che là appunto sta nascosto il maggior bene,

dove il corpo nostro peccatore esperimenta il maggior male.

 Iddio vuole poi da te, o caro mio figliuolo, che in questa sofferenza e malattia

del tuo corpo trovi un bene infinitamente maggiore della sanità: vuole Iddio che tu trovi

la tua via, la via sicura per la tua anima.

 Vuole Iddio farti toccare con mano che noi (anche nella gioventù) nulla siamo

e nulla possiamo, e che dobbiamo solo cercare e desiderare e amare Dio, che è tutto.

 Ti benedico con molto affetto.

 Tuo


          Don Orione


 P. S.  Vi mando a tutte due le corone del rosario: pregate per me sempre.

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