V033T039 V033P055
+ W la SS. Vergine!
Roma, 15 / VI [1]915
Caro Gigi
ecco la prima lettera che Don Orione scrive al suo segretario.
Dunque come stai?
Me lo scrivi di tua mano, appena potrai, senza affaticarti.
E la febbre continua?
E la S. comunione l’hai fatta stamattina?
E il tuo compagno di malattia come va? È un bravo ragazzo anche lui
e avrà fatta la sua brava comunione.
Guardate che il Signore vi ha mandata sta malattia per guarirvi l’anima
da qualche altro male, e ricordate bene che le malattie sono visite che Dio ci fa,
e sono regali che Dio ci fa, per farci diventare più pii e più suoi e più santi.
La fede ci insegna che là appunto sta nascosto il maggior bene,
dove il corpo nostro peccatore esperimenta il maggior male.
Iddio vuole poi da te, o caro mio figliuolo, che in questa sofferenza e malattia
del tuo corpo trovi un bene infinitamente maggiore della sanità: vuole Iddio che tu trovi
la tua via, la via sicura per la tua anima.
Vuole Iddio farti toccare con mano che noi (anche nella gioventù) nulla siamo
e nulla possiamo, e che dobbiamo solo cercare e desiderare e amare Dio, che è tutto.
Ti benedico con molto affetto.
Tuo
Don Orione
P. S. Vi mando a tutte due le corone del rosario: pregate per me sempre.
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