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         [Tortona] 5 settembre 1932

 [+]        Anime e Anime !


 Caro don Perciballi,


 Grazia e pace da n. Signore!

 Ritorno da S. Alberto e trovo la tua del 3 corr.

 Devo essere breve pel molto lavoro, - scusami.

 Don Gemelli in questi giorni passa da Roma, e va a parlare con l’Arcivescovo

di Messina sulla nostra situazione; tu fermati a Roma, ad Ognissanti, in attesa di ordini.

 Penso che da Messina ci ritireremo, poiché così non si poteva continuare.

 Tu ritornerai, ad ogni modo, a Messina, ma dopo che c’è stato don Gemelli,

per quel tempo, (e penso che non sarà lungo), che noi ancora resteremo,

e così spedirai quelle cose che sono nostre dove ti dirò, e consegnerai casa e chiesa

a Sua Eccell. Rev.ma Mg.r Arcivescovo, o a chi per lui; - e tutto farai senza fare rumore,

senza dire nulla a nessuno, in grande pace e silenzio, = tacendo, pregando e adorando

la santa volontà di Dio e della S. Chiesa. Anche don Nunzio non dovrà sapere nulla.

 Questo è lo stile dei figli della Divina Provvidenza, e così farai.

 Passando don Gemelli, gli farai leggere questa mia.

 Ti conforto e benedico in G. Cr. e Maria SS.

 Coraggio! figlio mio, non est discepulus super magistrum!

 Ti mando una particolare benedizione. Non andare a Tropea per ora né a casa:

ci andrai dopo.

 Tuo aff.mo


         Sac. Orione  d. D. Pr.

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