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[+] [Tortona] 10 dicembre 1932
Caro don Perciballi,
La grazia di n. Signore e la sua pace siano sempre con noi!
Ti mando copia d’una lettera raccomandata che oggi ho inviato a sua Eccell. Rev.ma
Mg.r Paino. Ad un tempo ti proibisco assolutamente di fare prime comunioni
e celebrare funzioni di diritto parrocchiale, di amministrare sacramenti
che solo spettano al parroco: battesimi, matrimonî, estrema unzione, viatico ai malati gravi.
E se il popolo te ne prega, dirai, (in bel modo), che vadano in parrocchia
o alla succursale (senza aggiungere altro). Non dire: io non posso,
per non eccitare gli animi: taci e copri tutto, per l’amore di Dio.
Se fosse lo stesso parroco e pregarti, gli risponderai, con ogni buon modo,
che se non c’è una autorizzazione scritta dalla Curia, tu ritieni di non dover fare.
Terrai riservata a te la lettera all’Arcivescovo; - nessuno deve saperne,
eccetto don Bartoli, il solo a cui ne potrai parlare, e solamente perché si dovranno mandare
là a Reggio Calabria lettiere, materassi, libri e quanto è nostro.
Non toccare nulla però, prima che sua Eccellenza mandi qualcuno
a
ricevere la consegna: però tu,
intanto, segna quanto è nostro, e comincia a fare su la
roba,
- ma tutto devi fare in modo che nessuno se ne accorga, neanche don Nunzio.
Ti impongo il secreto. Se don Nunzio vedesse e domandasse, tu gli dirai che pensi
di dover fare l’inventario di ciò che abbiamo in casa, - poiché siamo in fine d’anno,
e vuoi mandare qui l’inventario Tutto quello che è di chiesa e offerto dai fedeli resta tutto:
quello che fu acquistato con danaro nostro, resta nostro. Dopo due giorni che avrai ricevuto
questa mia, vai da sua Eccell. Rev.ma Mg.r Arcivescovo, e, se non fosse a Messina,
preghi che ti facciano sapere quando torna. Ho scritto a lui, e tu vai da lui;
se
poi ti farà dire di passare da Mg.r Vicario, allora va
andrai da Mg.r Vicario.
Qualunque cosa ti dicano, tu mantieni il secreto. A sua Eccellenza dirai
che ti ho dato comunicazione del nostro ritiro e di passare da lui per la consegna
della chiesa e padiglioni. Può darsi che deleghino il parroco stesso.
Agisci con la massima prudenza, calma e delicatezza.
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Non dimostrare dolore, ma solo spirito di disciplina e desiderio di obbedire.
Non salutare nessuno, quando partirai; tu passerai a Reggio,
portando i nostri quattro stracci e libri; poi riceverai ordini.
Ora prega, taci, fa su le nostre robe e continua la tua vita da buon sacerdote
religioso, dando buon esempio a tutti, e vivendo di prudenza e di pietà.
Sii molto prudente nel parlare con i Superiori: segui lo spirito della mia lettera.
Ti conforto e benedico in Gesù Cristo e nella santa Madonna.
Prega per me!
Tuo aff.mo
Sac. Luigi Orione O. D. P.
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