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[Roma] giovedì, 6 nov.bre 1924
Caro don Pelizza,
Grazia, pace e conforto da nostro Signore Gesù Cristo!
Devi scusarmi il ritardo a risponderti, dovuto solamente a cause estranee
e che in questi e nei passati giorni mi hanno completamente assorbito.
Come eravamo già rimasti, una volta che tu hai avuto da sua Eccell. Rev.ma
Mg.r Vescovo il permesso di recarti a San Remo, tu potevi subito andare,
poiché già sapevi che, da parte mia, c’era ogni pieno consenso e desiderio.
Tu puoi quindi partire quanto più presto crederai.
Speravo venire tosto a Tortona, da una settimana, dopo la morte del Conte Servazi,
ma mi si moltiplica il lavoro tra mano, e, dovessi guardare,
non potrei muovermi più da qui. Confido però di fare in questi stessi giorni
una corsa in alta Italia, ma tu ora, perché sai questo, non voler aspettare me.
Ci rivedremo a San Remo .Buon viaggio!
Tanti rispetti ai tuoi genitori e fratelli.
In fretta ma di cuore.
Tuo aff.mo in G. Cr. e Maria SS.
Sac. Orione L. della Div. Provv.
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