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 Caro don Piana,


 Ho ricevuto jeri la vostra lettera dalla quale apprendo con piacere

il buono stato di salute della Colonia. Il ch.co mi ha pure scritto

dicendomi del suo male al piede, e mi parla pure anche di dare un esame al Vicariato:

ditegli che si prepari bene, poi io sono contentissimo.

 Ho mandato don Sterpi a Bassanello, poiché dell’insieme di tutte le vostre lettere

a me inviate, e dalle visite fatte per incarico mio da don Sterpi alla Colonia,

come dai rendiconti avuti da voi e dagli altri dovetti, con dolore, farmi la convinzione

che per bene della vostra salute, come pure della Colonia, si rendesse necessario,

e doveroso per me, che vi allontanaste dalla Colonia, a scanso di responsabilità

non solo davanti a Dio, ma pure nei rapporti con Mg.r Misciattelli,

e pel bene di codesti orfani.

 Come don Sterpi fece osservare a Mg.r Misciattelli, ogni mio criterio si fonda

sullo stato vostro; ma non tocca né la vostra vita di religioso, né altro;

se riguardasse questo, vi avrei tolto senz’altro.

Dal colloquio avuto con Mg.r Misciattelli, Don Sterpi portò l’impressione che

Sua Eccell. Rev.ma vi crede in istato di salute da poter amministrare bene,

e portare alla sua finalità la Colonia per l’avvenire degli orfani.

Io ne sarei Sarei ben contento, e niente di più desidero che di essermi sbagliato,

e di dovermi coi fatti ricredere; come, stando alla vostra lettera, vedo già sento con piacere

che voi ora state bene. Doveva Sentiva per altro far di dover far conoscere a Mg.r

quale era la mia volontà quali erano i miei sentimenti, data la conoscenza convinzione che

mi sono formato era venuta formando, anche ad esonero, presso di lui di eventuali future

responsabilità avendo fatto mio dovere e anzi di inviare appositamente a lui Don

lo stesso Sterpi, perché affinché si comprendesse con quanta era forte in me tale coscienza

e qui maturità si era venuti a questa decisione la quale ci pareva urgente, come dico,

sopra tutto per vostro bene.

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