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           29 giugno 1915


 Caro don Piana,


 Ho ricevuto la tua lettera che mi hai voluto inviarmi per S. Luigi

dove mentre da una parte mentre vuoi continuare a chiamarmi padre hai ad un tempo

dici che mi hai citato ricorso contro di me a Tortona e che andrai vuoi andare a Roma.

Io la La risposta, caro don Piana, te l’ho già mandata da D. D. Maurilio dopo

da tempo. tu lo sai Ma oggi, permetta che che è la festa dei beati Apostoli

e del nostro caro Istit nostro caro Istituto della Divina Provviden. egli invece per la posta

ha mandato una dichiarazione dove protesta che è falso ciò che tu dici e dice più ben altro

a tuo riguardo che è tutta contro quanto tu dici, o caro mio don Piana. E ti aggiungerò

in Gesù Cristo che veramente mi spiace dover produrre questa la grave e autorevole

smentita del che il Vescovo ti dà con il suo autorevole giudizio a tuo riguardo.

 I Superiori decideranno e sarò felice di tutto ciò che decideranno. Ma desiderero

desidero per la verità che si vada a fondo a tutto. O Io del male mi

 Quanto alle testimonianze del Vescovo e del Notajo che citi contro di me: vedre

sentiremo che cosa mai il notajo può giurerà di avere sentito da me: io non posso gli

giurare non gli ho potuto dire quello che che tu vuoi.

Quanto E quanto al Vescovo io non uno giuramento posso dare, ma mille, e tu,

caro D. Piana ,lo sai bene.

 Del resto io sarò felice di stare a tutto ciò che i Superiori decideranno:

presto andrò a Tortona, e poi ti seguirò dovunque crederai. Per la verità desidero

che si vada a fondo di tutto, e che tu produca le mie lettere a te che ti ho scritto prima

e una dichiarazione xxx del danaro che prima ti ho dato.

 Quanto alla testimonianza del notajo, io non gli ho potuto affatto dire

ciò che tu vuoi, e giureremo.

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