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[+] [Tortona] 28 dic.bre 1938-XVII
Caro don Luciano,
la grazia del Signore e la sua pace siano sempre con noi!
Ricevo la gradita tua del 26 c., e sono lieto di ogni tua buona notizia
e dell’andamento delle cose: di tutto, Deo gratias!
Per altro sento di doverti pregare di non correre, di non correre.
a/ Per ora non parliamo dell’acquisto del fabbricato, - se a Dio piacerà,
si farà anche quello, - e sarà cosa che verrà più facilmente, quando l’asilo cammini bene,
con soddisfazione del popolo.
b/ Non prendere, per ora, nessun altro vecchio, né senza pagamento né a pagamento:
vedremo in Domino.
c/ Se è proprio necessario il serbatoio, bene, - se no, non fare spese,
che non sia il pane e il vestito, cioè ciò che solo fosse di assoluta, estrema necessità:
la situazione nostra è gravissima, e anche ad Ortonovo ci sono alcune migliaia di lire
di debiti, prima di fare altri debiti, si paghino quelli che ci sono. - Sta attento,
caro don Luciano, che non sei in Inghilterra: parecchi che ti diranno: noi facciamo,
noi facciamo! Poi verranno a farsi pagare, - vedrai!
d/ Zambarbieri non è possibile che possa lasciare Milano, dove è tutto lui che regge
la situazione e sbriga la corrispondenza di questi giorni, - dovremo già mandargli di qui
dell’aiuto. Sarebbe, certo, molto indicato. Quanto al sacerdote per la predica e confessione
pel I dell’Anno: don Pollarolo è a Reggio Calabria, don Sparpaglione e don Nicola
temo che non possano venire. Ma ditemi: siete lì due sacerdoti, giovani, pieni di vita,
di spirito buono, di intelligenza, - e nuovi del posto; ma dovete fare voi!
Ma dillo a don Bertolotti, egli è capacissimo e bisogna che rompa il ghiaccio:
si prepari bene, si scuota e faccia: gli mando una speciale benedizione.
Ciò che mi dà grande consolazione è la buona armonia che regna nella vostra casa:
Deo gratias! - Non ritengo conveniente che si ricevano in casa, a mangiare e dormire,
altri postulanti, per ora: - si paghino, prima, i debiti, - come vuole il Visitatore.
I due del paese possono venire a scuola e trattenersi per lo studio, se mostrano vocazione,
ma non a dormire né a mangiare, e don Bertolotti faccia la scuola. Chiedi un altro
borghese, ma non c’è già il fratello di don Simonelli? Se il fratello di don Simonelli non
viene più, allora sì, - diversamente, vediamo di non moltiplicare le bocche, e le spese:
pagare i debiti e non aumentarli, e non farne. Diceva il Beato Claret:
«Dai peccati e dai debiti liberatemi o Signore!»
A te, caro don Luciano, raccomando moderazione, e a te, caro don Bertolotti,
raccomando di gettarti con grande fervore e zelo nella vita del sacro ministero sacerdotale:
a tutti e due e alla casa la più cordiale e santa benedizione pel nuovo Anno.
Pregate per me. Vostro aff.mo
Don Orione d. D. P.
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