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[Tortona] 28 nov.bre 1922
Egregio Sig.r Rossi,
Ricevo la sua gradita lettera e le L. 100. Ringrazio di tutto.
Scrivo poco perché ho una montagna di lavoro.
A Messina, certo, Bernardino non può studiare a suo modo,
e anche il medico dice di non farlo studiare. Però se lei desidera che lo metta in un posto
dove possa studiare, io lo posso fare, ma non mi dà il cuore perché ho grande timore
che gli possa fare danno alla salute. Pensateci, e scrivetemi.
Andrò a trovare vostro figlio prima di Natale, e forse passerò Natale con lui.
Intanto gli mando L. 50 per quello che gli potesse bisognare,
e desidero che non gli manchi nulla.
Colgo l’occasione per augurare a voi e a vostra moglie ogni benedizione dal Signore
pel S. Natale. Fate anche miei augurî a don Marco.
In G. Cr. e Maria SS. sono il vostro dev.mo servo
D. Orione
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