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 +      Anime e Anime !

       Venezia, Orfanotrofio Maschile alle Zattere

       il 4 Agosto 1923

       S. Domenico e Anniversario

       della elezione di Pio X


 Mio caro don Serra,


 Grazia e pace a voi da n. Signore Gesù Cristo!

 Ricevo la vostra proprio oggi che s’è fatto lo strumento di acquisto

di questo grande orfanotrofio, dove vi sono tante sante memorie

di San Girolamo Emiliani, e dove i Padri Somaschi furono fino a una trentina d’anni fa

e forse meno, tanto che il loro Superiore gen.le era un orfano di questo orfanotrofio.

 Qui abbiamo anche già trasportata la Tipografia Emiliana,

una delle più antiche e rinomate.

 Nella festa di S. Ignazio io ero ancora a Villa Soranzo, la casa dove eravamo riuniti

negli Esercizî Sp.li, ma ho pensato e pregato per voi, caro don Serra.

 Voi mi chiedete di essere subito occupato, per esempio, a dare Esercizî Sp.li,

- ebbene, partite subito per Venezia: voi darete gli Esercizî Spirituali a 25 giovani

e chierici i quali, lunedì 6 corr., già si riuniscono a Villa Soranzo per fare i loro Esercizî.

 Avranno 4 prediche al giorno, due le farete voi e due le farà don Pensa.

 Don Pensa è un ottimo religioso, se voi fate le meditazioni ed egli farà le istruzioni, oppure viceversa.

 Intanto lunedì egli comincia gli Esercizî, e poi, giungendo voi, lo sollevate dal peso

di fare quattro prediche al giorno, e ne farete due ciascuno.

 Io mi fermo qui alcuni giorni, e noi ci possiamo vedere e parlare qui,

tutto come voi desiderate!

 Caro don Serra, non abbiate timore, che io con la divina grazia, vi ajuterò sempre

con carità di fratello in Gesù Cristo. Non vi dico altro, ma vi aspetto a Venezia,

Istituto Manin, a 100 metri dalla stazione. Di qui poi vi farò condurre

alla Casa degli Esercizî.

 Quanto al danaro, portatevelo dietro, e, se Dio vi ispira,

prestatemelo almeno per un anno senza interesse, e mi farete una vera carità.

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 Io oggi, per impedire che l’orfanotrofio dei Somaschi fosse venduto

e passasse in mani profane, e forse di peccato, mentre era ancora l’istituto

che ricordava ai Veneziani il grande S. Girolamo Emiliani, Orphanorum Pater,

come dice il Breviario, = proprio oggi ho acquistato quello stabile che resterà così

sempre consacrato a fare del bene agli orfanelli e a centinaja di poveri fanciulli

abbandonati e bisognosi di Dio e di essere educati al lavoro; ma ho dovuto fare

gravissimi sacrificî: ho dovuto pagare L. 750.000 (settecentocinquantamila)

in danaro, più L. 70.000 (settantamila) per tasse governative di trapasso di proprietà,

più ho dovuto fare un deposito di L. 131.000 (centotrentunmila) per 30 anni,

come cauzione di garanzia; quindi oggi ho dovuto mettere fuori 950.000 lire.

Et Deo gratias!

 La Provvidenza del Signore mi ha molto ajutato, ma, per fare fronte a tale impegno,

ho dovuto fare qualche debito, con interesse abbastanza gravoso, che però la Madonna SS.

mi ajuterà a pagare. Tutte le case mi hanno ajutato per quanto potevano,

ma intanto l’orfanotrofio di S. Girolamo Emiliani è salvo, e continuerà a fare del bene

a Venezia, patria del Santo, e dove non c’è più un solo Somasco!

 L’essermi giunta la vostra lettera proprio oggi, mi è stata di vera consolazione,

e come un segno del Cielo.

 Coraggio nel Signore, caro don Serra, - ci faremo santi insieme! Vi aspetto.

 Vostro aff.mo in Gesù Cristo e Maria SS.


       Sac. Luigi Orione della Div. Provv.za

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