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[Sanremo, li] 10 marzo [192]9
+ Anime e Anime !
Caro don Serra,
La grazia e pace di nostro Signore siano sempre con noi!
Mi trovo, per brevi ore, a Sanremo, e, non potendo venire a Ventimiglia,
penso di mandarvi un saluto fraterno di qui.
E, mentre vi prego di volermi ricordare a nostro Signore,
sento doveroso raccomandarvi, per ragione del mio ufficio, di attendere con ogni cura
al bene spirituale di codesti cari chierici, preparandovi con impegno
sia pel santo Evangelo, sia per ogni altra pratica spirituale,
e dando in voi esempio di umiltà, di pietà, di carità nel Signore,
e di puntualità e zelo in ogni cosa. Tenetevi fuori da ogni discussione, e state molto ritirato.
Perdonatemi poi se insisto sulla pazienza.
Siate paziente, e desideroso di patire per l’amore di Gesù Cristo.
Fate che nessuno abbia ad essere malcontento di voi, ma che tutti e Superiori, e chierici,
e servi, abbiano da essere edificati dal vostro buon esempio, e confortati
a fare sempre meglio dalla vostra parola tutta spirituale.
Satiavit Dominus quinque millia hominum de quinque panibus et duobus piscibus.
E voi, caro Padre Serra, col divino aiuto, saziate codesti cari leviti
e tutti con la vostra pietà e bontà sacerdotale, con l’umiltà e carità paziente,
con zelo e con l’amore di Gesù crocifisso.
Che la SS. Vergine vi conforti e benedica sempre!
Se per Pasqua non ci potessimo più vedere: buona e santa Pasqua!
Pregate per me, che vi sono in osculo Christi aff.mo
Sac. Luigi Orione della Div. Provv.
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