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 [+]        [Tortona] 16 dicembre 1933 - XII


 Caro don Castegnaro,


 Il Signore sia sempre con noi!

 Ho ricevuto la tua lettera; - ho riflettuto, e anche mi sono raccomandato al Signore -

 Devo insistere che il Superiore locale non sia anche economo,

appena ciò sia possibile, - e ritengo che al «Dante» si possa, con un po’ di buona volontà.

 Desidero che ciò avvenga nella migliore forma, - ma mi farebbe dispiacere

ogni opposizione o ritardo.

 Questa è la quarta lettera che scrivo in proposito, - e sento di non aver mancato

di carità paterna. - Dirò anche che, quanto chiedo pel «Dante»

è deciso anche per le altre Case, ove appena è possibile.

 Dobbiamo andare, sia pure gradualmente, alla piena osservanza delle Costituzioni.

L’ufficio di Superiore locale è incompatibile con quello di maestro dei novizi,

e solo in caso di vera necessità può aver unito quello di economo della Casa»

(Cap, XII, 359) Anche dai salesiani si fa così, - e al direttore rimane sempre

un vasto campo di lavoro; tu poi ho saputo che hai assunto

anche l’insegnamento di una classe.

 Se inconvenienti si verificheranno, si vedrà di eliminarli in charitate.

 La amministrazione resta, dunque, separata, e affidata, pel momento, a don Sterpi,

che si varrà di don Callegari di Alessandria e anche del Maineri-Pesce.

 A togliere ogni occasione di non trovarvi bene tu e don G. Callegari,

incarico Pesce-Maineri, - che è pratico della di codesta amministrazione, -

di riceverne la consegna e di passarla a don Sterpi. E dacché egli, come tu scrivi,

andò sempre d’accordo con te, - vedrò che possa, almeno in parte,

coadiuvare per quanto si riferisce a certe mansioni proprie dell’economo -

 Prega per me. -

 Aff.mo in G. Cr.


        Sac. Orione  d. D. Pr.

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