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Al Rev.do Don Candido Garbarino

presso il Sig.r Dottore Barbieri

in Serravalle Scrivia p. Gavi - (Piemonte)


        [Roma, il] 30 giugno 1934

 +       Anime e Anime !


 Caro don Candido,


 Il Signore sia sempre con noi!

 Vi prego di scusarmi, ma è necessario che vi apra l’animo mio:

- sento che voi non date tutto il vostro tempo a quello studio intenso della teologia

dogmatica e morale come io desidero, e come sento che è necessario e urgente.

 Forse io non mi sarò spiegato bene con voi o voi non mi avete capito:

badate che voi sarete sottoposto ad un esame non pro forma; e che questo

vivamente desidero e la vostra Congregazione chiede a voi: che vi troviate ben preparato.

 Non attendete dunque ad altro che allo studio: per questo, non per altro,

vi ho mandato alla Moffa.

 Così ho saputo che siete stato a Tortona, - questo non mi ha fatto piacere:

vorrete comprendere che, se c’era un momento delicato, nel quale dovevate astenervi

dal farvi vedere a Tortona, era proprio questo.

 Vogliate prendere nella considerazione seria che merita questa mia, che,

per altro vi scrivo con grande affetto in nostro Signore, sicuro che vorrete subito

mettere ogni vostro impegno a prepararvi seriamente: - questa oggi è l’obbedienza

che avete avuto; che, se vi è di qualche sacrificio, vi sarà però di molto merito

per il santo Paradiso.

 Mando per la vostra sorella ogni conforto e benedizione, e ogni conforto

e benedizione dalla santa Madonna prego a voi, a vostro nipote e sua famiglia.

 Attendo una parola di assicurazione.

 Miei rispetti a tutti in Domino.

 Vostro aff.mo


        Sac. Luigi Orione  della Div. Provv.za

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