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[minuta]
[Roma, lì] 6 febbrajo [192]6
+ Anime e Anime !
Caro don Galluzzi,
La grazia e la pace di nostro Signore siano sempre con te!
Sua Eccellenza Mg.r Vescovo scrive che ti conferirebbe il Diaconato,
se non ho nulla in contrario.
Per
sé non solo non ho avrei
nulla in contrario; ma sarei ben
contento
sarò
felice di vederti diacono e poi sacerdote, e anche presto se sei
pronto, e pronto,
purché
tu sia sacerdote di vita illibata,
e di pietà, secondo il Cuore di Dio.
Tremenda è la dignità del sacerdote, e l’onore sacerdotale vince immensamente
la dignità della stessa natura angelica. Ond’è che, se grande senza paragone è la grazia
che Dio ti prepara, o figliuol mio, - mano mano che ti vai avvicinando all’altare
- «l’Altare poi è Cristo», fa di metterti in cuore il conoscimento dell’infinita dignità
sacerdotale e il dovere di corrispondere a quella dignità con altrettanta bontà di vita;
e se
questo non può essere compiutamente, almeno con
altrettanta umiltà. e pietà
Sul
conto tuo si vedi che
corrono voci non buone in fatto di
condotta
anzi sarebbero molto brutte.
Io
non le posso credere, e non
le devo credere, visto che Mg.r Vescovo che
il il quale
che
ti ha in casa e al suo fianco ti
propone pel Diacono è disposto ad ordinarti.
Di scienza diretta nulla posso dire contro di te, o figlio mio, eccetto che ti vedo
molto,
troppo leggero un po’ leggero.
Però, in genere, vedi che, in fatto di moralità, difficilmente c’è fumo
se
non c’è un po’ di
fiamma, o qualche tizzo carbone
che fuma.
Sup
Saranno talora solo imprudenze, leggerezze, ombre che da lingue
malevoli
sono
poi trasformate in corpi neri, in nere
calunnie nere.
Le
tue sarebbero, pur troppo, molto nere E siano pur
dicerie o scritti anonimi
Altare quidem Sanctae Ecclesiae Ipse est Christus
¨