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Copia di lettera per don Galluzzi
[Tortona, 4 1 1928]
Caro don Galluzzi,
Mi
scuserete che se vengo
ad esporvi i bisogni di questa Casa, allo scopo
principalmente
di muovervi in mio aiuto per questo il
nostro Noviziato.
Voi
poi parlatene anche con
Sua Eccellenza, perché, quando avrà compresa
la mia grave situazione, non dubito che e l’uno e l’altro mi darete una mano.
Siamo in 30: quanti la Moffa ne può contenere d’inverno. Fanno tutti il Ginnasio
Superiore, e saranno tutti rinnovati un altr’anno, perché molti altri sono pronti
pel il Noviziato, e questi andranno tutti a fare la filosofia o liceo.
Ho
già L. ? pressappoco di debiti arretrati, e questi nostri chierici
che sono nella età
che si mangia più forte. Se i sacerdoti della Congregazione non mi aiutano con le Messe,
non saprei più da che parte voltarmi. Come fare? Come si fa a chiedere ora al Direttore
del
danaro, che ora
ne ha già 200 lui a
Tortona, che i quali
non pagano,
e
più oltre di 40 suore?
- E poi ha altre gravi pendenze, e ha
dovuto provvedere letti,
materassi, lenzuola, libri etc.
Io quindi non dubito che, non solo mi vorrete scusare, ma, comprendendo
le
mie gravissime
necessità di questa Casa, mi vorrete dare l’aiuto promessomi
della
vostra Messa; - e vi sarei gratissimo se trovaste qualche
sacerdoti di cuore
e di
spirito, che i quali
volessero assumersi di celebrare qualche Messa
secondo
la mia intenzione, cedendo laciandomi
l’elemosina.
Vedete un po’ di industriarvi, caro don Galluzzi, e io farò pregare per Mg.r Vescovo
e per voi.
Vi mando, per intanto N. 50 intenzioni di S. Messe.
Aiutatemi, e la Madonna vi ricompenserà.
Io
poi non lascerò dal
ricordarvi particolarmente colla S.
Messa,
come
spero confido farete
voi per me e per questi nostri cari novizî,
speranze e avvenire
della Piccola Opera della Div. Provvidenza. -
Fate i miei doveri a Sua Eccellenza, cui bacio il sacro anello e chiedo per me
e per tutti questi nostri la benedizione. -
E voi abbiatemi per vostro aff.mo in Gesù Cristo
¨