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         Tortona, il 2 maggio 1934


 Caro don Galluzzi,


 Il Signore sia sempre con noi!

 Dovevo essere a Roma, ma un telegr. ha ritardato la mia partenza,

poiché Sua Eccellenza Parini, che dovevo vedere, fu obbligato ad assentarsi,

- lo vedrò giovedì prossimo.

 Don Sterpi mi ha parlato di te e di Corana. -

 Jeri sera sono stato da Mons. Vescovo, e si venne a parlare del tuo Arciprete e di te.

Sua Eccellenza è ben contenta che tu vada, provvisoriamente, ad ajutare e dar conforto

a quel povero vecchio, che fu anche tra i primi a beneficare la Piccola Opera.

 È un’opera buona: non ti scoraggiare, caro don Galluzzi! - per ora abbia pazienza,

- sentirai di più il Signore.

 Del resto, sai quel che diceva il Beato Cottolengo: «tutto è grande alla Corte

del gran Re»; ma, sovra tutto, è grande ciò che è umile e secondo lo spirito del Signore.

 Mg.r Vescovo mi ha detto che bisognerebbe trovarsi là per San Giuseppe,

- ché in tale giorno farebbe il suo ingresso in parrocchia don Semino, e, facilmente,

l’Arciprete andrà ad accompagnarlo.

 Prego già ogni giorno in particolare modo, e pregherò anche di più per te.

- Se non tutto, penso che dovrai fare molto: preparati con alcuni giorni di ritiro

e di orazione, e metti tutta la tua fiducia nel Signore, sotto gli auspici della Madonna

e di San Giuseppe.

 E prega per me, che ti sono in X.sto aff.mo


         Sac. L. Orione  d. D. Pr.


 Tanti saluti e conforto a don Severo - sono assai lieto

della prossima visita di Mons. Vescovo all’Istituto.

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