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[Tortona] 1 ottobre 1931
[+] Anime e Anime !
Caro sig.r don Galbiati parroco di Certosa, mio fratello in Gesù,
Ho avuto la gradita Sua del 29/9, e la ringrazio d’aver voluto darmi
certe informazioni.
Anch’io desideravo incontrarmi con lei, come le avranno detto,
- ma
pensi qual è la mia vita! è la vita del vagabondo
giramondo!. Eppure,
come si fa?
La
posso assicurare. Posso assicurarla che don Minetti
non mai mi ha detto una
parola
contro
di lei, - questo per la verità; né
Né egli mi ha messo al corrente della situazione
della
cappella della Certosa, - una o due
volte né io ho chiesto,
solo una volta ne parlò così per accidens.
Ho
cercato e cerco di ajutarlo in Domino
a pagare dei debiti, fraternamente
e ad effettuare, se Dio lo vorrà, il suo santo ideale di formare dei catechisti
per coadiuvare i parroci.
Don Minetti ha 75 anni: gli ho dato dell’aiuto, un gruppetto di giovani genovesi
e
alcuni qualche chierico
per l’assistenza dei ragazzi, più alcune suore,
quando
le paoline se n’andarono, ed egli rimase
era rimasto senza personale
con quaranta e più ragazzi al Brichetto.
Ora
ho qui 120 mila lire per finire di
pagare e in questi giorni mando il rag. Callegari
a pagare quel terreno che acquistò a Roma per farvi un Santuario alla Madonna
della Guardia; già erano state versate L. 450 mila, metà di provvidenza e circa metà avute
a prestito; Sua Eminenza sa che si corse più volte pericolo di perdere danaro e terreno;
la somma totale era più di 700 mila da versarsi.
La Santa Madonna è intervenuta, e spero di trovare anche il danaro
per fare l’istrumento, perché tutto sto danaro fu versato, ma non c’è atto legale,
e quella gente potrebbe ancora fallire, - per questo ho premura, e anche per evitare
un tasso d’interesse troppo alto.
Preghi, preghi un po’ anche lei che Iddio voglia assistermi.
Don Minetti è un santo uomo e prega molto.
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