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 Caro mio don Benedetto [Galbiati]


 Il Signore sia sempre con noi!

Chi Ti chiedo scusa di non averti scritto, e passo sono a dirti tutto come andò.

 Già avevo parlato di te a Sua Emin.za Rev. il mio grande Benefattore,

il Card. Minoretti, quando fui ad ossequiarlo, e gli chiesi consiglio come come fare

a Milano come condurre la cosa a tuo riguardo, poiché ho un concetto altissimo

della Sua saggezza intelligenza come della sua saggezza benché, un po’ vi no

in qualche momento, sia stato un po’ vivace, dovuto alla sua luce d’intelligenza

e alla sincerità del suo retto carattere adamantino.

 Egli poi ti ricorda come suo alunno carissimo, ti vuole molto bene, io ti

e vorrei pregare pregarti, quando ti fermi a Genova, di andarlo a visitare, anche - vorrei

anche sarà un conforto che per te e anche per lui.

Anda Quindici giorni fa, di ritorno dagli esercizî sp.li di a Rho, and

mi portai per la prima volta, dopo il mio ritorno ad ossequiare Sua Emin. il Rev.

il card. arcivescovo di Milano, il quale mi accolse con tanta carità, che proprio bisogna che mi metta a fare il galantuomo, direi, per forza per non coprirmi

anche del peccato di continuare ad ingannare più tutta questa brava e santa gente.

 Dunque Gli ho parlato di te, mio caro don Benedetto, a cui tutti vogliono

un gran bene, e tutti, da anni, soffriamo con te. E Gli ho detto a Sua Eminenza di

al tuo Vescovo tutto brevemente, ma quello che N. Signore mi ha detto di dirgli, che,

a dirti la verità, io neanche lo saprei più ripetere perché, vedi, non ero io che parlava,

ma era Lui, il Signore, ed io lo sentivo e credo lo abbia sentito anche Sua Eminenza.

 Basta, ti dirò che egli, il card. Schuster ti ama tanto, e proprio col cuore

di S. Ambrogio, di S. Carlo, e del santo card. Ferrari, - dunque ora tu,

mio caro don Benedetto l dammi ascolto e scrivigli gli vorrai scrivere una bella lettera

da figliuolo a Padre, parlagli e proprio come se parlassi al card. Ferrari e al Signore.

 E quando prima di predicare in Diocesi di Milano va da lui,

a prendere la santa benedizione. -

 Io sono solo un po’ più vecchio di te, ma metti che ora sia ora la tua mamma

che ti parla, e che sia il card. Ferrari, - non questo povero straccio.

 Dunque tu hai tutte le facoltà, e le sue espressioni sono uscite dal cuore

del tuo Vescovo, ed erano e furon degne e alte, e di tutto diamone grazia al Signore -

 Poi il cardinale nella Sua grande carità e umiltà ha voluto accompagnarmi

e presentarmi a quelli che stavano in anticamera mentre io ero ancora tutto ripieno

della benedizione che mi aveva data, e tutto imbalsamato dentro e fuori

da tanta soavissima carità. -

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 E pensavo e penso ai miei peccati alla mia e ignoranza, e e che tutti sono tratti

a tanto inganno nel quale ho tratto gli uomini e anche le alte della S. Chiesa,

- e vengo imploro la misericordia di Dio e le tue orazioni perché io p dia

abbia a dar principio alla mia conversione all verace e a vivere dell’amore di Gesù

e alla e degli uomini, stretto e immedesimato alla Croce di Gesù Crocifisso.

 Caro don Benedetto, ma sai che Gesù Crocifisso ti vuole un gran bene?

e che vorrebbe che tu tu Gli dessi tutto il sudore e il sangue tuo? E che tu andassi

predicando la Sua Croce e il Suo Amore e il Suo dolore - che è amore,

per tutta Italia, e che fossi l’araldo del Crocifisso?

 Su, fratello mio, va a Milano, rivestiti del fuoco della divina carità,

e dà gloria al Nome di Dio.

 Dilata i cuori ai piedi e e portali tra le braccia e sul Cuore trafitto di Gesù Crocifisso,

- questo umilmente ti chiede il Signore, e lo implora dal tuo cuore Tu sarai l’umile servo

del Crocifisso, e a Lui trarrai anime e a tante le anime, e aprirai una grande e un

nuova Crociata, finché ti addormenterai consumerai stretto all’Agnello svenato e

consumato, assistito dalla Santa Madonna.

 E sarà un grande bene per la Santa Chiesa e per la nostra Patria Italia; e

- vedi di far presto, caro don Benedetto, ad alzare su tutto e su tutti Gesù Cristo

e Gesù Crocifisso: Gesù vuol regnare sed a ligno Gesù vincere,

ma nella misericordia perché che non ci sarà più altra salute e vita che alzare

su tutto tutti e su tutto Gesù Cristo Crocifisso