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          [Tortona] 9 dic. 1918

 +         Anime e Anime !


 Carissimo Jatì,


 Ricevo tua lettera, mentre sto per andare a Roma.

 Ti ho inviato una settimana fa poche, ma affettuose parole da Torino.

 Mi spiace che non le abbia ricevute. -

 Sta tranquillo, caro mio figliuolo, che tu sei sempre nel mio pensiero e, di più,

nel mio cuore, e ogni giorno per te e per Francesco prego con l’amore di un padre.

 Piuttosto tuo fratello dovrebbe davvero lamentarsi di me; ma tu scrivigli

che non badi affatto al mio silenzio: io lo porto nel cuore, forse più ancora di te,

e con ciò non ti fo’ torto, perché egli è il più piccolo e il più lontano.

 Raccomanda a tuo fratello la preghiera e la pratica della fede:

e questo lo dico anche a te =

 Jeri sera è tornato da Roma don Sterpi, e domani parto io.

 Ti ho scritto che abbiamo fatto a Roma un grosso debito per oltre 440 mila lire.

 Confido che la Divina Provvidenza e la SS. Vergine ci ajuteranno.

 Ti benedico con molto e devoto affetto in Gesù Cristo,

e ti saluto fraternamente da parte di tutti. -

 Tuo


          Don Orione  d. D. Pr.

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