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Riservata a te solo


 +        Anime e Anime !

         Tortona, il 24 aprile 1920


 Caro Jatì,


 Prima di tutto ringraziamo insieme il Signore, poiché sembra che tuo fratello

non sia in quello stato di salute che io temevo.

 Ho ricevuto la tua cartolina, ed oggi la tua buona lettera.

Essa mi ha portato un’onda di consolazione, e ti metto nelle mani della Madonna SS.

e del Beato Cottolengo.

 Il mio primo pensiero era di metterti con tuo fratello, che è chierico di vita edificante,

benché tema non abbia vita lunga. Ma con tuo fratello ti ci metterò dopo,

se così vorrà il Signore.

 Ora, invece, io vorrei che tu (se fosse possibile) mi ajutassi

per la Casa di Cassano Jonio.

 Quella Casa ha due sacerdoti, ma uno si è formato un genere di vita tutto suo,

e non serve che per assistere alla Messa di don Curetti, il quale solo ha il permesso

di celebrare, purché dica Messa assistito da altro sacerdote. E l’altro, il don Curetti,

sacerdote di vita integerrima e di buono spirito, si trova in mano di qualche buon chierico,

ma ancora non maturo, né atto al governo di una Casa.

 Egli poi, per l’ajuto che i più alti gli danno, tiene con sé alcuni chierici

che dovrebbero fare la filosofia o liceo: altri poi che fanno chi una classe

e chi l’altra del Ginnasio; ma, in realtà, temo assai assai che, negli studî si troveranno

tutti molto molto impreparati, perché sono troppo distratti in altre cose,

e non c’è ajuto sufficiente.

 C’è buono spirito di pietà e di lavoro e di vita di sacrificio, ma mi piange il cuore

quando penso che giovani intelligenti e di tanto valore religioso e morale

finiranno con essere mezzi sciupati perché non coltivati negli studî.

 Sono anche educati un poco a credersi migliori degli altri, mentre in realtà,

di quelli qui venuti da Cassano [sono in sei] non so se persevererà uno.

 Di questo non faccio colpa a Curetti, come non gli faccio affatto affatto colpa

dell’andamento degli studî. Egli, da cieco come è, fa fin troppo; ma, ciò che mi fa pensare,

è di sapere che colà vi è una Casa in mano di ragazzi, con la pretesa di essere

i migliori della Congregazione e con un risultato, finora, quanto a studî,

che si può definire un disastro.

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 Tu questa lettera me la restituisci, a giro di posta, perché è uno sfogo,

ed è prova di fiducia in te e di confidenza insieme

 Ma io vorrei chiederti il sacrificio di recarti a Cassano.

 Di metterti per otto giorni a purificare bene la tua vita, facendoti bene

gli esercizî spirituali da te, in te raccolto, e senza badare agli altri.

Poi, senza la pretesa di andare là a voltare faccia alla Casa, amerei che con rispetto grande

a don Curetti, con grande affetto in G. Cr. verso di Lui - rispetto non solo,

ma dipendenza intera e sincera, ti dessi ad ajutarlo in tutto e per tutto, tanto da mettermi

a posto quella Casa a me carissima, come tu ben sai.

 Ho bisogno che, dopo un 15 giorni, tu mi faccia un rendiconto non solo tuo

personale, ma anche dello stato in cui avrai trovato la Casa, sotto ogni riguardo.

 Osta a questo mio progetto la frequenza tua all’Università, ma non credo che ciò

avverrebbe, se tu ti facessi trasferire ad es. all’Università di Torino dove è iscritto

anche Pagella ed era pure iscritto il povero Viano. Essi non frequentavano,

ma Pagella andava, anche per Viano, a prendere, ogni tanto, la firma dei professori,

perché sono tanti a Torino e a Padova studenti in Lettere, e tu potresti, fatta l’iscrizione

a Torino o a Padova, a tuo piacere, mandare il libretto a don Cremaschi o a tuo fratello,

raccomandato, e Bartoli Marabotto di Venezia o Viano Pagella di Bra penseranno

a mandarti le dispense, cioè le lezioni dattilografate per prepararti,

e loro vanno andranno a prendere le firme per te.

 Una laurea ottenuta a Torino o a Padova vale bene la laurea data a Messina.

 Tu hai fatto bene, tuttavia ad iscriverti subito a Messina: bisogna essere tutti di Dio,

ma svelti sempre in Domino.

 Che tu vada ad iniziare la tua vita religiosa ai piedi della Madonna della Catena

è anche bello e santo, là è dove ti portò la mano di Dio quando fu l’ora più dolorosa

della tua vita.

 Comprendo che sarà un sacrificio, ma per la tua anima

deve essere anche una soddisfazione.

 Se però tu avessi qualche difficoltà di spirito che io ignorassi, o altra difficoltà,

me lo dici con quella libertà nel Signore e confidenza che apriresti l’anima tua a tua madre,

ché tale voglio essere nel Signore per te.

 Così vorrei che tu, potendolo, ti iscrivessi subito al 3° anno di lettere,

e anche di filosofia pel diritto di retroattività che avete voi altri ex combattenti.

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 Bisognerà far valere subito subito questo tuo diritto a Messina,

presso la segreteria dell’Università.

 Datti attorno anche per questo. Se il trasferimento ad altra Università

lo fai come matricolino cioè quale alunno del I anno, addio!

 Bisogna ottenerlo a Messina quanto sopra ho detto, e subito.

 Scrivimi qualche cosa subito, almeno circa la tua disposizione o meno per Cassano.

Si capisce che a Cassano dovresti prenderti tanta parte dell’insegnamento

e dell’andamento della casa sulle spalle.

 Ma, Dio sarà con te: noli metuere et noli timere,

quoniam tecum est Dominus Deus tuus.

 Confortare igitur et esto robustus: è Dio con noi!

 Ti benedico con amore più che di padre in X.sto

 Tuo aff.mo


            Sac. Orione

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