V034T067 V034P078



 +        Anime e Anime !

         [Tortona] 29 aprile [1]920


 Caro Jatì,


 Ricevo la tua cartolina, mentre ritorno dal Cimitero, dove ho accompagnato Viano,

il chierico, che morì jeri di infiammazione intestinale.

 È un dolore grande, ma sia fatta la volontà del Signore!

 Ciò che anche mi affligge è che ricevo un espresso da don Sterpi da Venezia,

che Salvatore non sta bene. Mi dice che «temo sia ammalato della malattia di S. Luigi»

(il ché vuol dire etisia). E poi continua: «Lo faremo visitare da uno specialista,

e gli useremo tutte le cure».

 Ora tu sai quanto egli ha sofferto e ha pregato per te, quand'eri malato,

e quanto ti ami. Prega un po’ per lui, e che Iddio non mi dia quest’altro dolore,

o che, almeno, mi lascî fiatare.

 Del resto, sit Nomen Domini benedictum!

 Quanto a te, che vuoi che ti dica?

 Se intendi di essere figlio della Provvidenza, e vero religioso,

io allora mi sentirò di disporre di te; ma, diversamente, come potrei io arbitrarmi

a darti degli ordini?

 Non ti ho mai messo l’abito per trattarti cum magna libertate et reverentia;

con gli orfani vado più adagio che con quelli che hanno i genitori,

perché non vorrei che l’affetto o il senso di gratitudine che li lega a me,

influisse per a metterli per una strada che è tutta un olocausto a Dio,

e un totale rinnegamento e morte di noi per vivere illibati per Iddio e per le anime.

 La nostra vita non è quale quella dei preti secolari, - è vita di povertà e di sacrificio:

o entrare, ed essere quale si debb’essere, o non entrare.

 Io ti amerò ugualmente come un figliuolo carissimo, e ti ajuterò quanto più potrò,

ne puoi essere certo.

 Che se, invece, senti, o hai sentita, la voce di Dio, e un alto desiderio di una vita pura,

e di allargare il tuo cuore non verso la terra, ma verso le anime, per farti loro guida

e loro padre in X.sto e portarle al Cielo, e se vuoi prendere il posto di Viano

o [e Dio non voglia] di tuo fratello, allora mettiti umile e fidente ai piedi di Dio

e chiama il Signore, e metti il tuo cuore nelle mani della Madonna,

e confortati con la preghiera, e tieniti puro con i Sacramenti, e confortati e sii gagliardo

così nell’operare come nel soffrire ciò che contraria la natura, e vestiti dell’uomo nuovo

et noli metuere et noli timere, quoniam tecum est Dominus Deus tuus.

  V034P079


 E se sarai umile sempre e fedele ai piedi della Chiesa di Dio,

lo Spirito di Dio verrà in te e sarai la salute di molti.

 E intanto prego per te, e ti benedico, sempre con l'antico e immutato affetto in X.sto.

 Tuo


         Sac. Orione  della Div.na Provv.za

¨