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[+] Tortona, 20 dicembre 1933
caro don Martinotti,
La grazia del Signore e la Sua pace siano sempre con noi!
Ricevo la gradita tua del 28 nov.bre.
Questa
mia, certo, non potrà più giungere per le sante feste, del
Natale
ma
essa porta a te e a tutti, che siete a S. Paolo, la benedizione
paterna pel del Natale.
E,
insieme, con la i
conforti più vivi ad operare molto e molto bene pel
nuovo anno -
Specialmente
nelle care dolcissime solennità che ci ricorda la
nascita del Signore,
io pregherò per voi e alla Messa della Mezzanotte voi di S. Paolo sarete i primi
che
porterò sull’altare, per voi la
prima pe il primo memento e il voto più fervido
del
mio cuore affinché, venendo nel
prossimo anno a S. Paolo non abbia solo da venire
per visitarvi - titulo grati animi - la tomba di un morto, dell’indimenticabile
Padre
Faustino, ma abbia abbia anche
a trovare una Casa di vivi e in voi un’alta vita
religiosa individuale e di comunità, una fervida e attivissima vita di apostolato,
- una fioritura di opere buone.
Ripeto a voi ciò che ho scritto a Padre Angelo: che sono disposto a mandare
tutto il personale che vi occorrerà, purché veda che, realmente, si fa e si creano,
col
divino aiuto, opere di polso e di consistenza nello
con lo spirito della Congregazione,
che non vuol essere un corpo di sedentari e di fossilizzati, ma una arditissima legione,
di missionari zelantissimi e di veri apostoli, che non abbiano requie e non lascino requie
né dì né notte.
Avanti così a S. Paolo non si può, non si deve andare -
Di codesta vita rattrappita poco è più morte
Ora noi siamo una legione di vivi in Christo, e non di morti.
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