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[Al M. Rev.do D. Salvatore Masci

Parroco a Voghera

per Ponte Nizza S. Alberto]


 [+]      Anime !  Anime !

       [Tortona] mercoledì, 27 ottobre 1937-XV


 Caro don Masci,


 La grazia di Dio e la sua pace siano sempre con noi!

 Ho assai gradito la tua del 20 corr., e te ne ringrazio.

 Mi fa tanto piacere il tuo interessamento per la conservazione dell’Eremo.

Ora che una Commissione di persone serie e intelligenti d’Arte e autorevoli

è venuta sul posto, ed ha assicurato di voler fare, - speriamo bene! dico speriamo!

 Scrivi loro una buona lettera di ringraziamento, magari firmata anche dai Priori.

E poi non sarebbe male invitare tutti i capifamiglia del paese, e metterli al corrente,

e interessarli, e animarli a valorizzare sempre più il tesoro di arte che hanno,

che è poi la loro gloria, ciò che dà nome e fama al paese stesso, e lo mette in luce

presso i forestieri, e porta concorso di devoti e di persone colte, e anche vita e guadagno.

 Bisognerebbe fare ai capifamiglia un discorso non lungo, non con verbosità vacua,

ma posato e serio. E non dare la cosa per sicura, che cioè i lavori promessi si faranno, e

né che si faranno a primavera, - perché di promesse ne abbiamo avute già tante!

- Rifletti che, se poi detti lavori non si facessero, o non a questa primavera,

tu finiresti di scapitarci nella stima della popolazione, come persona troppo credulona.

 Tu fa una semplice esposizione, e leggi le lettere avute, e le promesse,

e animali a dare, quando sarà tempo, il loro concorso non di denaro, ma di opera,

di trasporto cioè del materiale E ciò chiedilo non solo per la conservazione

del Monumento storico e artistico, ma sopra tutto appellati fa appello alla loro fede

e devozione a S. Alberto.

 In un solo anno la codesta popolazione fece e la cappella della grotta

e qualche altra cappella: certo non si rifiuteranno ora di concorrere pei restauri,

tanto necessarî per la conservazione della chiesa e di quanto fa caro è venerato

codesto Eremo. -

 Fa tutto, però, con posatezza, con assennatezza, lodando la popolazione, ma

senza sciatterie, da sacerdote pio, prudente, misurato, che sa quello che dice

e quello che fa.

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 Mi hai pregato di parlarti sempre chiaro, quindi spero che non ti meraviglierai

se insisto su questo, che cioè tu prenda sempre più spirito e modi da religioso degno.

 Sappi frenarti nel parlare, non andare a scatti, non lasciarti prendere la mano

dai nervi, non essere ombroso, non sbilanciare nelle parole, e sarai uomo perfetto.

- Sii pieno di spirito di carità con tutti, sia in casa e che fuori, e fatti, in casa e fuori,

più amare che temere: non mettere mai fuori la tua autorità ma la tua bontà,

la tua paternità in X.sto.

 Terminati i lavori campestri, avrò bisogno di chiamare don Draghi:

la sua dipartita sarà, certo, un dolore per lui, e per gli eremiti come per la popolazione

che lo circonda di meritata stima. - Tu cerca di rendere meno doloroso tale distacco,

con cuore di fratello; e fa di prendere, nel cuore di tutti, di quelli che sono in casa

e di tutti quelli che sono fuori il posto che ora tiene don Draghi di stima e di devozione.

 Bada, caro don Masci, che tale fiducia e venerazione la si acquista

non con le chiacchiere né con l’oratoria, ma con la virtù, con la umiltà,

con una condotta veramente edificante e pia. Nulla è più forte sugli animi e sul popolo

del buon esempio, della vita santa di orazione e di lavoro, non di oziosità.

 Vedi di non darti mai posa, - e, pure nel tuo parlare, prefiggiti

e fa di non lasciarti mai trasportare dalla foga ad invettive, o ad espressioni

che possano offendere e mortificare la gente.

 Sii, caro Masci, il vero pastore modello, il vero padre in Gesù Cr.

 Non introdurti nelle case, se non per pure ragioni del sacro tuo ministero:

non intrigarti nelle beghe né negli interessi delle famiglie.

 Con la Maestra, - che, generalmente, è sempre di giovane età, - sii educato,

ma non bazzicare, e sta a debita distanza: con donne, con fanciulle, e

con ragazzi rarus esto.

 Risplenda la tua riservatezza, la tua modestia, la tua ritiratezza

la tua virtù sacerdotale e il tuo spirito di santità agli occhi di tutti -

 Non sei un prete secolare, sei un sacerdote-religioso: pensa questo di frequente;

sei come il successore di S. Alberto: sii lucerna ardens! et lucens.

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Fa economia, e osserva la santa povertà

 Non lasciarti trasportare a fare spese: tieni da conto. , perché tu

 Tu ben comprendi che, con tutte queste tasse e, ultimamente, col 10% su le Società

per Azioni - (e noi ne abbiamo quattro Società, e tutti i nostri beni sono conglobati

nelle varie Società), si dovrà pagare 100.000 lire ad ogni milione, ed ora solo il terreno

e l’edificio di Roma è calcolato per più di dieci milioni, il terreno per cinque milioni

e l’edificio per sette. Più si dovrà pagare non meno 800.000 (ottocento mila lire) di tasse

pel dazio materiale del fabbricato - Tutti dovrete aiutare

 Avremo, certo, bisogno anche del tuo aiuto, per cercare di non affondare.

 Vedete se potete trovare qualche stufetta di provvidenza a Varzi, - se no,

cercheremo di mandarvela di qui, mi pareva che già ce ne dovessero essere a S. Alberto.

 Sta tranquillo che tutto quello che potrò fare per te e per gli eremiti lo farò,

Deo adiuvante.

 Alla orazione e allo studio alterna un po’ lavoro manuale: spacca della legna,

vanga l’orto, scopa, raccogli le castagne etc., insomma prega, studia et labora:

il lavoro manuale ti farà bene allo spirito e un gran bene alla salute fisica.

L’imperatore Guglielmo ancora ora, da vecchio, spacca della legna,

- e mi avrebbero riferito che anche il Duce gode una perfetta salute

non solo perché è regolatissimo nel vitto, ma anche perché fa ginnastica

e anche lavori manuali quotidiani.

 Don Sterpi è assente da tre giorni, oggi sarà a S. Severino o a Roma.

 A Roma gli alunni del S. Filippo sono oltre 600. Deo gratias!

- Benedico te e tutti, di gran cuore

 Amatevi in Gesù Cristo, e siate cor unum et anima una!

 Pregate per me.

 Tuo aff.mo in Gesù Cr. e Maria SS.


       Sac. Giov. Luigi Orione  D. D. P.


 Don Bruno mi ha detto che anche lui vi manderà qualche stufa.

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