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Non avuto tempo a rileggerla
+ Anime e Anime
Tortona, Casa della Div.na Provvidenza
il dì 7 maggio 1921
Mio caro don Manca,
ho ricevuto le tue due lettere da Noto, una in data del 29 aprile,
e l’altra del 4 maggio. E ora rispondo a tutte e due.
Sono contento che hai fatto buon viaggio, e Deo gratias!
Hai fatto benissimo a fermarti a Messina, dove ora avrai potuto dire la Messa,
mentre prima c’eri da chierico.
Dammi relazione sul conto di Nunzio, perché ora dovrei farlo ordinare suddiacono,
e devo sentirvi tutti.
Lo so che a Noto potrai fare meno lavoro che altrove, ma fai l’ubbidienza,
e ti farai più merito così: vedi di non stare mai mai in ozio.
Io sono disposto a ritirare i tuoi genitori mettendoli a Cuneo oppure a Villa Soranzo:
che ne dici? Ci verrebbero volentieri? - Rispondimi, ma bada che io starò fuori di Tortona
un po’ di giorni a Genova, a Sanremo e poi a Bra, Cuneo e Ameno,
quindi vedi che non ti potrei rispondere subito.
Io vorrei tenerli uniti, e sarei anche pronto a metterli a fare da portinajo
in qualche altro Istituto; ma mi pare che in campagna forse sarebbe meglio,
- però farò come tu mi consiglierai.
Sono contento che Mg.r Vescovo ti abbia accolto bene. I progetti dei quali
ti ha parlato li ha pure accennati anche già a me.
Ritengo che sarà difficile che possano realizzarsi: tuttavia se ancora te ne parlasse,
digli con molto riguardo che tu non puoi trattare questa cosa, ne io gli ho mai scritto
che potevo dare a te questa facoltà - perché non lo posso fare neppur io,
senza prima avere il voto favorevole di don Sterpi e degli altri del Consiglio.
Quello che ora noi dobbiamo fare è pensare a mettere il meglio possibile la Colonia
che ora abbiamo senza pensare ad altro.
Cerchiamo di fare bene quello che oggi possiamo fare
Non pensare alla Scala o ad altra Colonia Agricola per il Milione
che Mg.r Vescovo ha, - è meglio che ci vadano i Salesiani o altri, -
noi oggi cerchiamo di fare bene dove siamo, e non allarghiamoci di più.
Ti manderò delle carte di un orfanello di codesta Diocesi:
vedi un po’ se sono le stesse di quell’orfanello di Cassaro di cui già ti ho parlato,
e che venne già accettato.
Non ho però tempo a mandartele oggi perché sto per partire.
Sono disposto a fare ordinare Nunzio, ma voglio essere assicurato.
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Scrivimi in coscienza cosa pensi, se ti pare proprio che sarà un buon sacerdote.
Don Alferano non mi ha ancora scritto nulla del giovane pugliese;
ma se tu credi che possa fare bene alla Colonia di Noto, fallo pure venire,
scrivendone subito tu a don Alferano.
Coraggio, mio caro don Manca! Don Orione prega per te e ti conforta e ti benedice -
E Fra Gaetano come sta? E fra Pietro? Vedi che sono due santi, e tienili da conto,
e non dare ascolto a chi te ne parlasse male: non sanno quello che dicono.
Vedete di andare d’accordo, e di essere un cuore solo e una anima sola.
Quanti sono i fanciulli alla Colonia?
Dammi notizie frequenti e dimmi sempre tutto -
Ti abbraccio in Gesù Cristo e benedico e saluto te e tutti.
Tuo aff.mo nella Madonna SS.
Sac. Orione della Div. Provv.za
Scriverò per quel pacco di vestiti -
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