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Copia al parroco di Stazzano
+ Anime e Anime !
Roma, 2 Marzo [1]914
Carissimo e venerato sig.r arciprete,
Ricevo suo espresso, del quale vivamente La ringrazio.
Ho
scritto stamattina a Mg.r Viganò per altre
cose. altro.
Se avessi ricevuto prima il suo espresso, gli avrei parlato anche del Monte.
Ora
non crederei conveniente scrivergli subito, potrebbero
immaginare chissà che cosa
mentre
è la prima potrebbe parere troppa confidenza.
pensare chissà che cosa.
Fin qui fu solo Mg.r Viganò a farci una osservazione; ma domani,
potrebbe invece venirmi un rimprovero anche da Roma.
È
questo anche quanto, se
ben lo ricorda, che io
le diceva da tempo,
e
per cui ho instato che si ponesse in iscritto la promessa fattami
che mi era stata [fatta] a principio.
Non credo dover mandare subito uno dei miei preti al Santuario,
senza
che il Vescovo lo sappia e lo approvi: oltre
che e per una linea
regola
che
mi sono prefisso e anche perché fatto
ciò potrebbe indisporre
ragionevolmente
il superiore, - non sarebbe, mi pare, secondo
lo spirito di semplicità
e
di rettitudine dei figli di Dio. vivere.
Ciò
che posso Potrei fare è scrivere io al Vescovo
nostro
e
anche magari poi anche
a Mg.r Viganò, dopo;
se lei caro signor arciprete
crede
lo credesse faccia io
questa parte; in caso me lo scriva.
e farò volentieri.
Io accoglierò sempre con profondo rispetto, qualunque possa essere,
la decisione di Mg.r Vescovo.
Che se essa sarà, come è nei comuni desiderî,
vi metterò un sacerdote di buono spirito di cui lei potrà disporre
come di un secondo curato, e ne benediremo doppiamente il Signore. Io intanto prego.
Se
la risposta del Vescovo sarà negativa, sarà
Aggradisca, m. rev.do e carissimo sig.r arciprete, i sentimenti
della profonda mia stima e riverenza.
Tanti rispetti anche al sig.r curato.
Le sono nei cuori SS. di Gesù e di Maria SS dev.mo servitore
Don Orione
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