V035T041 V035P052
[Al Molto Rev.do Signor Arciprete
Don Francesco Milanese
Tortona per Molino dè Torti
prov. Alessandria]
+ Messina, nella Pasqua del [1]911
Carissimo signor arciprete,
Ho ricevuto a suo tempo la gradita sua risposta, ed oggi,
nella ricorrenza della Santa Pasqua, mi faccio un dovere di venirle ad augurare
ogni più santa consolazione dal Signore.
Io ricordo come se fosse jeri, che venni al Molino con mio padre 26 anni fa
il sabato santo, e che mi trovava tra Castelnuovo e il Molino
mentre le campane echeggiavano a gloria.
Iddio ha disposto che oggi mi trovi tanto lontano da quel tempo
e da codesti miei paesi e dalle persone che mi hanno fatto del bene,
ma il cuore è sempre grato a lei del bene ricevuto, ed io più vivamente sento
in questi giorni di doverle pregare dal Signore ogni più larga ricompensa.
Ella mi accennava nella sua a dispiacerti.
Coraggio, caro sig.r arciprete, coraggio nel Signore!
Ogni nostro dolore trova il suo conforto in Gesù Crocifisso.
E verrà poi il Paradiso che pagherà tutto!
Anch’io, come ella potrà immaginare, ebbi ed ho i miei dolori,
i quali non furono e non sono né pochi, né rari, e di frequente
ne ebbi da quelli che non dovevano darmene.
E mi conforto pensando che Gesù ha sofferto prima e più di me,
e mi è di grande conforto la fede che l’ultimo a vincere è sempre Iddio.
Io tuttavia pregherò per lei, che Nostro Signore le conceda
ogni soave e spirituale consolazione.
E lei si degni fare lo stesso per me e pei i miei figlioli.
Iddio La benedica e ricompensi del bene fattomi e le dia moltissimi anni ancora,
e tutte le grazie che può desiderare.
Con devoto e grato animo.
Suo aff.mo in G. Cr.
Sac. Luigi Orione
della Div. Provv. za
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