V035T042 V035P053
[All’Ill.mo e M. Rev.do Signore
Il Sig.r Arciprete D. Francesco Milanesi
Parroco del Molino Dei Torti
Provincia d’Alessandria di Piemonte
(Castelnuovo Scrivia)]
+ Anime e Anime !
Messina, il 15 / luglio [1]911
Caro arciprete,
Ricevo la sua gradita, che si riferisce alla vertenza Scaccheri - Bonino.
Me ne aveva pure scritto don Sterpi.
Ho scritto da più giorni al sig.r avv. Pincetti,
per vedere se fosse possibile risparmiarmi questo viaggio, e scusare con don Sterpi,
che ha da me procura generale, e sull’animo del dottore ha parola efficace e prudente.
Non è per lo strapazzo del viaggio, farei questo ed altro;
ma perché di questi giorni non mi viene così facile muovermi.
Mg.r Arcivescovo è malato e in villeggiatura, ed io non ho provicario in Curia.
Abbiamo a Milazzo, cioè in diocesi e alle porte di Messina, il colera,
e, finché le notizie sulla salute pubblica non sono migliori,
non
è conveniente che lascî il posto, sia
fosse anche per alcuni giorni.
Non saprei poi come domandare di nuovo ai miei superiori un permesso
per salire in alta Italia, dopo che ci fui tre volte tra maggio e giugno.
Non potrei, anche dovessi proprio venire, fermarmi tre o quattro giorni,
come dice in una sua, scrittami dalla Sparvera, la sig.ra Adelina Scaccheri, -
poiché, uniti al viaggio, mi porterebbe ad un’assenza di una settimana.
In quel compromesso ho fatto mettere che mi poteva far sostituire,
appunto perché prevedeva impossibile un prossimo ritorno,
benché alcune circostanze sopravvenute non le prevedessi.
In questo senso ho scritto all’avvocato, e prego anche lei, caro sig.r arciprete,
di volersi nella sua bontà interessare presso le ottime signore perché,
comprendendo la mia situazione, vogliano dispensarmi dal venire.
V035P054
Io scriverò a don Sterpi come dovrà regolarsi,
ed egli, che è sacerdote di buono spirito e prudente, vedranno che farà bene tutto.
Il Signore poi e la SS. Vergine, che non lascerò di pregare a questo scopo,
guideranno l’affare in porto.
Trovandomi con alquanto lavoro, non ho risposto alla sig.ra Adelina.
Voglia lei, carissimo sig.r arciprete, scusarmi presso di essa,
ed ossequiarmi entrambe le buone signore.
Con animo sempre memore e grato, e coll’affetto di un figlio nel Signore,
le sono nei cuori SS. di Gesù e di Maria.
Dev.mo
Sac. Luigi Orione
della piccola Opera d. Div. Provv.
¨