V035T052 V035P066
[Al M. Rev.do Signore
Signor D. Pietro Tacchini Arciprete di
(Godiasco) Montesegale (Alessandria)]
+ Messina, il 15 Aprile [1]911
Caro don Tacchini,
Ricevo ora l’annuncio di morte del povero tuo zio, mio insigne benefattore.
Mi trovo in momenti di grandissimo lavoro, ma sento il dovere di inviare a te
e per te a tutti i tuoi fratelli e sorelle le mie più sentite condoglianze.
Io già ho pregato subito un poco appena poco fa mi pervenne la dolorosa notizia,
ma ti assicuro che pregherò per lui e farò fare cristiani suffragi.
È morto il sacerdote esemplare! il servo buono e fedele della chiesa
e del suo popolo: il sacerdote pio e zelante e caritatevole, che visse come un angelo,
e mantenne viva nel nostro clero la tradizione di sacerdoti santi e caritatevoli!
Oh caro don Pietro tu non puoi credere quanto io oggi ci abbia sofferto!
È proprio a Paderna dove ho dato la prima missione,
ed io ho imparato più da tuo zio che su molti libri -
Confortiamoci però, poiché il Signore gli ha preparato una bella corona;
egli pregherà per noi!
Perdonami questo sfogo; io mi sono rivolto a te perché tu mi sei compagno,
però ti farai interprete mio presso i tuoi fratelli.
Caro don Pietro, sempre, ma in questi momenti specialmente, Gesù Crocifisso
è il conforto unico del nostro dolore.
Ti abbraccio fraternamente in Domino, e sono il tuo aff.mo compagno.
Don Orione
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